L’unico punto fermo è il format della Serie B a 20 squadre. Per il resto, la nota diramata all’Ansa dal presidente della Lega Serie B, Mauro Balata, a pochi giorni dal giudizio innanzi al Tar sui ricorsi (e controricorsi) per l’ammissione in B sono tutte da interpretare, in favore del Lecco e della Reggina (al momento escluse) o del Brescia e del Perugia (in testa all’elenco per la riammissione).
“La Lega Serie B con i club associati è determinata nel difendere il format a 20 squadre“. Ribadisce Balata. Confermando quella che è sempre stata la posizione dell’Assemblea della Lega di B. Con i club certi di giocare tra i cadetti che però, tra Lecco e Perugia, hanno scelto i lombardi, a cui si affiancheranno con i propri legali nel giudizio al Tar.
E la Lega, spiega Balata, “pur non essendo portatrice di interessi coincidenti con le società che mercoledì si presenteranno davanti al Tar” vuole ribadire “che il campionato deve essere una competizione a 20 squadre poste tutte nelle stesse condizioni a tutela della competitività e della par condicio tra i club“.
“L’unico nostro interesse – prosegue – è il rispetto delle regole che devono essere ispirate unicamente alla possibilità di esprimere compiutamente i valori dello sport. Un’alterazione del format, a seguito di eventuali ammissioni in sovrannumero, comporterebbe infatti un danno patrimoniale e non patrimoniale gravissimo per tutta l’associazione”.
Parole sibilline. Perché da un lato, con i rimandi al “merito sportivo”, sembrano voler premiare il Lecco. Ma poi, nel sottolineare la “legittimità in punto di fatto e di diritto dei provvedimenti posti a base della formazione del campionato”, non si può tornare indietro su quei termini “perentori” che il Lecco non ha rispettato.
Ed anche il rispetto del format a 20 squadre, dopo il pronunciamento del Collegio di Garanzia del Coni, stando così le cose potrebbe chiudere le porte al Lecco, che di fatto, chiedendo di ribaltare il giudizio, chiede di essere ammesso ad un campionato nel quale, al momento, risulta escluso.