Categorie: Cronaca Politica Terni

Lega Nord Terni chiede dimissioni del sindaco Di Girolamo

Emanuele Fiorini, responsabile Lega Nord Terni

“Questa lettera vuole essere un invito anzi un’esortazione, fattale dalla Lega Nord Terni, a rassegnare le sue dimissioni e a lasciare il suo incarico istituzionale.
Fino a qualche giorno fa, non ha perso occasione, per ribadire con tono rassicurante che la nostra città è una città sicura, una città in cui, a suo dire, la percentuale dei delitti e dei furti è in diminuzione, in cui tutto funziona, in cui grazie anche nuovo patto per la sicurezza “Terni città sicura”, il livello di sicurezza, sia essa percepita che oggettiva, nei quarterie periferici come nel centro cittadino sarebbe ulteriormente migliorato.
Ebbene, con grande stupore, a pochi giorni di distanza da quelle affermazioni rassicuranti, ma a nostro avviso poco rispondenti al vero, come riportato da varie testate giornalistiche locali, apprendiamo la sua intenzione di scrivere al Presidente Renzi ed ai Ministri Alfano ed Orlando affinchè siano date alle nostre Forze dell’Ordine più mezzi e strumenti per aumentare il livello di sicurezza nelle nostre città.
Finalmente ha calato la maschera, come da noi denunciato ripetutamente in questi ultimi mesi, Terni non è più una città sicura, non è più un’isola felice, come Lei ostinatamente ha cercato di farci credere in ogni modo, è la sua gente che lo dice e la morte di Davide Raggi, nè è la terribile conferma.
Nei giorni scorsi, il Censis, aveva pubblicato dei dati allarmanti in ordine alla sicurezza a Terni, evidenziando come, in dieci anni tra il 2004 ed il 2013, i furti in appartamento nella provincia di Terni sono aumentati del 243,7%; la nostra città si piazza al quarto posto della classifica nazionale, preceduta solo da Forlì-Cesena, Mantova ed Udine.
Ma anche tale dato allarmante, è stato da Lei, come consueto, magistralmente minimizzato.
E non stateci a dire che l’episodio che ha sconvolto e dilaniato Terni giovedì notte, che ha tolto la vita ad un nostro concittadino di soli 27 anni sia classificabile come episodio imprevibile ed inevitabile, sì è vero l’azione omicidia del marrocchino, ubriaco ed irregolare non poteva essere prevedibile, ma i presupposti di tale ripugnante e biasimevole condotta, sono figli di quella politica che porta il suo stesso colore.
Quella politica che, grazie a Renzi ed Alfano, sta consegnando giorno dopo giorno l’intero nostro Paese ad un’accoglienza sciagurata, una politica che ci sta inondando di clandestini mantenuti a spese pubbliche e che si lasciano circolare liberamente nel nostro territorio, nonostante le espulsioni e nonostante abbiano precedenti penali, una politica che ha la responsabilità di aver scardinato ogni regola e di avere trasformato l’Italia in terra d’asilo per criminali, una politica buonista e lassista che facendo entrare chiunque indistrurbato nel nostro paese, porta anche ad epiloghi tragici come quello di pochi giorni fa.
Caro Sindaco, la nostra città è ad un passo dal baratro, una città in cui la disoccupazione, come risulta dai dati recentemente diffusi dall’Istat, è in crescita esponenziale, infatti, la disoccupazione nel territorio ternano è quasi triplicata negli ultimi tre anni, raggiungingendo nel 2014 la soglia del 12,2%. Ma come si dice, non vi è mai fine al peggio, la dinamica peggiore, riguarda propria la disoccupazione giovanile che nel 2014 ha raggiunto la sconcertante soglia del 50,9%.
Per non parlare poi della sicurezza, i recenti episodi di sangue, sono la goccia che ha fatto traboccare un vaso già pieno ormai da tanto tempo, di cui tutti i suoi cittadini, tranne Lei, sono ben consapevoli.
Un merito Le va senza ombra di dubbio riconosciuto quello di avere riempito, le menti ed i pensieri di noi ternani solo di tanta tanta paura, paura di uscire per le nostre vie, paura di stare la notte nelle nostre case, ma di averne al contempo svuotato le tasche, dato che, oggi a Terni, trovare un lavoro è una possibilità remota.
Pertanto La invitamo ad avere un può di senso di responsabilità, a compiere un gesto di onestà morale e poltica, quello di, per il bene di noi cittadini, abbandonare il prima possibile il campo, affinchè Terni possa rimettersi sulla retta via e tornare ad essere una città libera e sicura”.