Chiarirà tutto durante una conferenza stampa fissata per la prossima settimana il consigliere del comune di Perugia Michelangelo Felicioni recentemente transitato dal gruppo di Ncd, nel quale era in quota con Emanuele Scarponi, a Lega Nord. E’ con lui che dunque anche Perugia si veste di verde: la questione è stata nei scorsi giorni già presentata a Palazzo dei Priori, per avviare l’iter burocratico e far partire il procedimento regolamentato dall’art. 37, comma 3, dello statuto comunale per l’istituzione del gruppo comunale. Già informato anche il Predidente del Consiglio Comunale, Leonardo Varasano, e il segretario nazionale del partito Stefano Candiani a Milano. La Lega Nord prende dunque piede anche in Umbria, a vele spiegate verso un 5% garantito, complice, si pensa, l’exploit di un partito che in zone “rosse” come l’Emilia Romagna ha conquistato alle ultime regionali ben più di 200 mila voti. In vista delle elezioni regionali umbre, dunque, il conto è presto fatto. Si riorganizza a Foligno, nonostante a Città di Castello perda pezzi.
“Nessuna crepa, ma una maggioranza compatta”, tiene comunque a precisare Felicioni al telefono con Tuttoggi.info. “Siamo uniti e c’è piena e totale fiducia. Lo strappo con Traccheggiani è stato ricucito, e non traghetterà con me in Lega Nord. Resterò anche alla presidenza della commissione cultura, non ho intenzione di lasciare il mio ruolo, a meno che non sia lo stesso sindaco a chiedermelo”.
L’ormai consigliere leghista non si pronuncia sul buco di bilancio che dovrebbe interessare il comune Perugia, “a seguito di una riduzione di 4 milioni di euro per la nuova legge di stabilità del 2015. Sulla questione sono sicuramente più informati l’assessore al bilancio e il sindaco, ma si tratta di certo di una situazione ereditata dal sistema amministrativo precedente“. Felicioni si dichiara un uomo interessato al governo della città di Perugia, per l’Umbria e il suo territorio: tanto che, alla domanda su chi preferirebbe vedere come prossimo Presidente della Repubblica, ci risponde semplicemente che vorrebbe “un uomo di destra, per garantire alternanza ed equilibrio, perchè chi sarà al posto di Napolitano dovrà essere un arbitro maturo“.
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