(Adnkronos) - Le circostanze della morte del leader di Hamas Yahya Sinwar rafforzeranno "lo spirito di resistenza". Lo scrive la missione iraniana alle Nazioni Unite sottolineando che l'ideatore degli attacchi del 7 ottobre contro Israele è stato ucciso a Rafah combattendo, e non nascosto in un bunker, come Israele aveva spesso denunciato. Sinwar è morto in un raid delle Idf su un edificio di Rafah.
"Quando le forze Usa hanno trascinato fuori uno scomposto Saddam Hussein da una buca, questi ha implorato i militari di non ucciderlo anche se era armato. Coloro che guardavano a Saddam come al loro modello di resistenza sono infine crollati. Quando i musulmani guardano al Martire Sinwar sul campo di battaglia, in divisa, che a viso aperto, non nascosto, affronta il nemico, lo spirito di resistenza non potrà che rafforzarsi. Diventerà un modello per i giovani e i bambini che seguiranno il suo percorso fino alla liberazione della Palestina, fino a che ci sarà occupazione e aggressione, ci sarà resistenza e il martire rimarrà vivo e fonte di ispirazione", recita la dichiarazione.
"Il conto è stato regolato", ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu sull'uccisione dell'"arciterrorista Sinwar da parte degli eroici soldati di Israele". "Hamas - ha ribadito - non avrà più il controllo di Gaza".
“Questo - ha sottolineato Netanyahu - è l'inizio del dopo Hamas, e questa è un'opportunità per voi, residenti di Gaza, di liberarvi finalmente dalla tirannia di Hamas”.
"Noi non volevamo insistere con la guerra", ma "la guerra non è finita" e "ci sta costando moltissimo", ha affermato il premier israeliano, ed ha espresso apprezzamento per il "lavoro eccezionale" delle forze di sicurezza israeliane. "Ancora una volta abbiamo dimostrato al mondo come il bene vince sul male", ha dichiarato, parlando di "guerra di resurrezione" per Israele.
Si tratta delle stesse parole che, secondo indiscrezioni dei giorni scorsi dei media israeliani, Netanyahu aveva proposto durante una riunione di governo il 7 ottobre scorso, suggerendo di cambiare il nome dell'operazione da 'Spade di Ferro' a 'Guerra di resurrezione'.
(Adnkronos) – Le circostanze della morte del leader di Hamas Yahya Sinwar rafforzeranno “lo spirito di resistenza”. Lo scrive la missione iraniana alle Nazioni Unite sottolineando che l’ideatore degli attacchi del 7 ottobre contro Israele è stato ucciso a Rafah combattendo, e non nascosto in un bunker, come Israele aveva spesso denunciato. Sinwar è morto in un raid delle Idf su un edificio di Rafah.
“Quando le forze Usa hanno trascinato fuori uno scomposto Saddam Hussein da una buca, questi ha implorato i militari di non ucciderlo anche se era armato. Coloro che guardavano a Saddam come al loro modello di resistenza sono infine crollati. Quando i musulmani guardano al Martire Sinwar sul campo di battaglia, in divisa, che a viso aperto, non nascosto, affronta il nemico, lo spirito di resistenza non potrà che rafforzarsi. Diventerà un modello per i giovani e i bambini che seguiranno il suo percorso fino alla liberazione della Palestina, fino a che ci sarà occupazione e aggressione, ci sarà resistenza e il martire rimarrà vivo e fonte di ispirazione”, recita la dichiarazione.
“Il conto è stato regolato”, ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu sull’uccisione dell'”arciterrorista Sinwar da parte degli eroici soldati di Israele”. “Hamas – ha ribadito – non avrà più il controllo di Gaza”.
“Questo – ha sottolineato Netanyahu – è l’inizio del dopo Hamas, e questa è un’opportunità per voi, residenti di Gaza, di liberarvi finalmente dalla tirannia di Hamas”.
“Noi non volevamo insistere con la guerra”, ma “la guerra non è finita” e “ci sta costando moltissimo”, ha affermato il premier israeliano, ed ha espresso apprezzamento per il “lavoro eccezionale” delle forze di sicurezza israeliane. “Ancora una volta abbiamo dimostrato al mondo come il bene vince sul male”, ha dichiarato, parlando di “guerra di resurrezione” per Israele.
Si tratta delle stesse parole che, secondo indiscrezioni dei giorni scorsi dei media israeliani, Netanyahu aveva proposto durante una riunione di governo il 7 ottobre scorso, suggerendo di cambiare il nome dell’operazione da ‘Spade di Ferro’ a ‘Guerra di resurrezione’.