Suo figlio, minore, le è stato tolto ed affidato ad una struttura socio educativa e lei, una donna di 35 anni, di origine rumena, è stata colta da un momento di sconforto ed ha provato a buttarsi nel fiume Tevere.
E’ stato il pronto intervento di una donna – e poi l’opera congiunta di carabinieri e finanza – a scongiurare il peggio lunedì mattina a Perugia, nel primo giorno di scuola.
La donna poco dopo le 10 del mattino si era infatti arrampicata in un ponte di Ponte San Giovanni, minacciando di gettarsi nel Tevere da un’altezza di circa 20 metri. Per fortuna nei pressi c’era un’altra donna, che si è accorta della giovane in piedi sul corrimano del ponte e che ha chiamato il 112. Sul posto sono dunque arrivati i militari della Sezione Radiomobile del N.O.R. della Compagnia di Perugia, ma anche una pattuglia della Guardia di Finanza del capoluogo, che si trovava nella zona e che è stata allertata dalle persone sopraggiunte.
Le forze dell’ordine, allontanate le persone presenti, hanno iniziato a cercare di far ragionare la giovane rumena. Accortisi però che la situazione stava degenerando e che la signora, in equilibrio precario e in evidente agitazione psico-fisica, si sarebbe lasciata cadere nel vuoto, un Appuntato dei Carabinieri ed un Brigadiere della Guardia di Finanza, mentre i colleghi tentavano di farla desistere dall’insano gesto ed approfittando di un brevissimo momento di distrazione della donna, in perfetta sinergia operativa, con un gesto repentino, sono riusciti ad afferrarla, e quindi a trarla in salvo e a scongiurare il pericolo.
La donna, finalmente in salvo, soccorsa dai sanitari del 118 giunti sul posto, è stata trasportata presso il locale nosocomio per accertamenti e per le successive cure del caso.