“Le pagine della terra”, al Parco Archeologico di Pompei la finale del premio
Il 12 settembre a Pompei sarà decretato il vincitore del premio letterario dedicato al romanzo green. A Giorgino e Caporale un riconoscimento in memoria di Vera Slepoj
Roma, 10 settembre 2024 – Dopo l’annuncio della terna dei finalisti, composta da Franco Faggiani con “L’inventario delle nuvole”, Fazi, Daniele Rielli con “Il fuoco invisibile”, Rizzoli e Matteo Righetto con “Sentiero selvatico”, Feltrinelli, il prossimo 12 settembre, alle ore 19:00, presso la Basilica Pompeiana degli Scavi Archeologici di Pompei, e grazie al sostegno del Comune di Pompei, si terrà la finale della IV edizione del premio letterario “Le pagine della terra”, dedicato alla letteratura e al romanzo green. Fondato da Claudio Cutuli e Vera Slepoj, il premio si propone di promuovere la cultura della sostenibilità attraverso la letteratura.
La giuria del Premio, presieduta da Ermete Realacci e da Enrico Vanzina, e composta da Gabriel Zuchtriegel, Marco Frittella, Gen. Andrea Rispoli, Marco Cappelletto, Gaetano Cappelli, Barbara Degani, Rosalba Giugni, Giovanni Grasso, Padre Enzo Fortunato, Claudio Gubitosi, Laura Lega, Gen. C.A. Antonio Pietro Marzo, Clemente Mimun, Vincenzo Pepe, Paolo Possamai, sceglierà il vincitore sulla base dell’obiettivo che il Premio si propone: dare voce a chi, attraverso la cultura e la scrittura, promuove la necessità di un cambiamento verso un nuovo movimento “gentile” e rispettoso della nostra amata Madre Terra.
“Sono venuto a conoscenza del prestigioso premio grazie al piacevole incontro con Vera Slepoj. – dichiara il Sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio- Il suo entusiasmo, passione e ottimismo mi fecero amare da subito le finalità del premio, tanto da decidere, dopo appena 5 minuti di dialogo con Vera, di sostenere l’iniziativa. La tutela dell’ambiente, la sostenibilità del Pianeta e di tutti gli esseri viventi sono elementi fondamentali da trasmettere ai nostri giovani anche attraverso la lettura che, grazie a ‘Le pagine della terra’, diventa un veicolo attraverso il quale poter infondere in ognuno di loro una presa di coscienza maggiore su un tema sempre più attuale quale è l’ambiente. La morte di Vera è stata una grave perdita per tutti noi e per mantenere vivo il suo ricordo continuerò a sostenere il suo premio letterario”
“È bello che nel Parco archeologico si parli di letteratura e ambiente, due temi strettamente legati all’archeologia, ma quest’anno lo faremo sentendo la mancanza di una grande psicanalista, una grande scrittrice e una grande amica: Vera Slepoj, che ricorderemo sempre per la sua capacità di ispirare altri e di dare un contributo significativo alla cultura. – aggiunge il Direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel “
“Trovarci qui, in un luogo storico così significativo, per celebrare insieme la premiazione della quarta edizione del Premio, testimonia la validità del percorso che abbiamo intrapreso, dimostrando il crescente interesse nei confronti di una cultura sempre più integrata con il concetto di sviluppo sostenibile,” dichiara il Maestro Claudio Cutuli. “Il successo raggiunto, insieme alla volontà di onorare il grande lavoro svolto con la Dr.ssa Vera Slepoj, co-fondatrice del Premio e amica, ci spinge a impegnarci sempre più per la crescita e l’internazionalizzazione.”
Prosegue la partnership con il Parco Archeologico di Pompei, che già lo scorso anno, per la prima volta, ha ospitato la finale del concorso. La valorizzazione e la tutela del patrimonio archeologico, infatti, è inseparabile dalla sostenibilità ambientale, sociale e gestionale; dunque, la sinergia tra le due realtà non può che essere vincente.
Quest’anno, in aggiunta ai tre romanzi selezionati per il premio, la giuria ha deciso di assegnare due menzioni speciali a Leonardo Becchetti con “Guarire la democrazia. Per un nuovo paradigma politico ed economico”, Minimum Fax e Giulio Maria Geluardi con “Farfalle di Pietra”, Fusta editore. Le due opere hanno il merito di aver saputo catturare e trasmettere il messaggio di sostenibilità e rispetto per l’ambiente.
Durante la serata, inoltre, verrà consegnato ai giornalisti Giuseppe Caporale e Francesco Giorgino il Premio speciale di Stima, Premio Vera Slepoj, in memoria della psicologa, scrittrice e co-fondatrice del Premio, recentemente scomparsa. Slepoj è stata una figura di rilievo nella promozione di valori di sostenibilità e rispetto per l’ambiente. Il suo contributo alla fondazione e alla crescita del concorso “Le pagine della terra” è stato inestimabile, e la sua memoria continuerà a ispirare questa iniziativa e tutti coloro che ne fanno parte.
La cerimonia di premiazione sarà aperta con un concerto della violinista Stella Manfredi e del bassista e compositore Gigi Castiello.
“Le pagine della terra” non è soltanto un concorso letterario, ma un movimento culturale che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di prendersi cura del pianeta. Attraverso la scrittura, si intende ispirare un cambiamento positivo e duraturo.
Partendo da questo sogno verde e dalla volontà di raccontare la natura e rivelarne i molteplici segreti, nascono le tre opere che hanno conquistato la giuria. Diverse tra loro, ma tutte in grado di catturare ed emozionare, sono le storie scelte dai tre finalisti.
Ecco nel dettaglio i tre libri finalisti e i due libri delle menzioni speciali:
L’INVENTARIO DELLE NUVOLE – Franco Faggiani (Fazi)
1915. Giacomo Cordero abita in Val Maira, con il nonno Girolamo, la madre Lunetta e l’anziana e riservata Desideria. Il ragazzo ha studiato ma gli viene imposto di restare a casa, a Prazzo, dove si vive di taglio del bosco, di piccolo allevamento e agricoltura, e dove gli abitanti delle malghe spesso sopravvivono nella più assoluta miseria. L’Italia è appena entrata in guerra e il vecchio Girolamo, ruvido e determinato capofamiglia, commerciante scaltro e capace, è diventato il fornitore ufficiale di merci per l’esercito. A Giacomo, esonerato dal servizio militare, viene affidata quindi la più delicata delle attività di famiglia, la raccolta dei pels, i capelli, che, accuratamente lavorati durante l’inverno dalle donne del luogo, saranno rivenduti in primavera agli atelier delle grandi città di confine per farne parrucche, ancora molto richieste. Per il commercio dei capelli in Francia, Giacomo si affida a un venditore esperto, Natale Rebaudi, che gli farà da guida confidandogli vecchi segreti riguardanti suo padre. Quando il ragazzo sarà costretto ad affrontare una situazione inattesa e a prendere in mano gli affari di famiglia, tuttavia, il più grande insegnamento gli verrà dal ricordo dei giorni passati da solo in montagna che lo aiuterà ad apprezzare il valore delle piccole cose e la semplicità del vivere quotidiano. Franco Faggiani ricostruisce con straordinaria cura dei dettagli un paesaggio particolare e un mestiere insolito che molti ancora ricordano. Nel romanzo vengono ripercorsi gli itinerari segreti dei raccoglitori di capelli delle valli cuneesi, che, seguendo le vie di questo singolare commercio, scavalcavano le Alpi e arrivavano fino in Francia.
IL FUOCO INVISIBILE – Daniele Rielli (Rizzoli)
Si può raccontare un dramma ecologico e sociale come se fosse un incalzante romanzo a più voci? È quello che fa Daniele Rielli in questo libro in cui, cercando di capire cosa sta uccidendo gli ulivi della sua famiglia, ricostruisce le vicende legate all’arrivo in Puglia di Xylella, un batterio che ha causato la più grave epidemia delle piante al mondo. Tutto inizia a Gallipoli, quando gli ulivi cominciano a seccare e morire in un modo mai visto prima. Si mette in moto un vortice di avvenimenti che prende velocità fino a diventare inarrestabile. L’ulivo è l’albero simbolo della civiltà mediterranea ed è ritenuto immortale, le piazze si riempiono di manifestanti che protestano contro le misure di contenimento e la magistratura mette sotto accusa gli scienziati che hanno scoperto la malattia: è la tempesta perfetta. Oggi almeno 21 milioni di ulivi – tra cui molti alberi secolari e millenari, un patrimonio insostituibile – sono morti, è come se l’intera provincia di Lecce fosse stata bruciata da un gigantesco fuoco invisibile. L’epidemia si muove inesorabile verso Nord e rimane aperta una domanda: come è stato possibile? Daniele Rielli segue questa vicenda sin dall’inizio, per anni parla con gli scienziati che studiano il batterio, incontra i negazionisti che non credono alla malattia, ascolta gli agricoltori e i frantoiani che cercano di salvare le loro aziende, studia i documenti, interroga le persone, percorre migliaia di chilometri dentro un territorio che da paradiso terrestre si sta trasformando in un gigantesco cimitero vegetale, perdendo così la sua identità più profonda. Durante questo lungo viaggio Rielli indaga l’antico legame con gli ulivi della sua famiglia, scopre i segreti dell’industria dell’olio, riflette sugli aspetti più paradossali del nostro rapporto con la natura e sull’enorme potere delle storie.
SENTIERO SELVATICO – Matteo Righetto (Feltrinelli)
Piove da più di un mese a Larzonèi. Nel paesino ai piedi delle Dolomiti bellunesi gli anziani giurano di non aver mai visto cadere dal cielo tanta acqua. E sotto l’acqua si riuniscono il 2 novembre del 1913 per la messa del giorno dei morti. Ci sono tutte le famiglie della zona, anche i Thaler, con la loro unica figlia di sei anni, Katharina. D’improvviso e inspiegabilmente, nel mezzo della liturgia, la bimba sparisce nel nulla. Il paese intero la cerca tra i boschi per tutta la notte, invano. La piccola Tina riappare da sola il giorno dopo, proprio quando finalmente cessa la pioggia. Sta bene, ma non ricorda nulla di quel che le è accaduto, e tra i paesani cominciano a correre strane e malevole voci. Presto per tutti Tina diventa la strìa, la strega che è stata rapita dai morti, che ha conosciuto il diavolo. L’unico rifugio, il luogo dove trova pace e sicurezza, è il monte Pore con i suoi boschi, i torrenti e gli animali selvatici che lo rendono vivo. Tina Thaler è già una leggenda, una vecchia cacciatrice che vive sulla montagna, quando la incontriamo ne “La stanza delle mele”. In queste pagine ci addentriamo nella sua vita, a ritroso nel tempo, fino a scoprire i misteri che la avvolgono e le scelte coraggiose che la portano ad essere la guardiana della natura dolomitica, come uno spirito antico che cammina per prati e vette e che, come gli animali selvatici, si lascia vedere solo se è lei a deciderlo.
GUARIRE LA DEMOCRAZIA – Leonardo Becchetti (Minimum Fax)
Siamo in grado di vincere la sfida climatica? La transizione ecologica è possibile? L’intelligenza artificiale ucciderà il lavoro? Il paradigma economico può essere riformato? Una trasformazione della politica in Italia è attuabile? E i social media alimentano il dibattito o lo avvelenano? Sono tutte domande per le quali non esiste una risposta giusta, se non quella di rimetterci in gioco, di tornare a fare della democrazia non un diritto acquisito, ma una conquista quotidiana. Il sistema economico ha dimostrato nel tempo una straordinaria capacità di creare beni e servizi con benefìci in termini di aumento di aspettative di vita, ma allo stesso modo ha mostrato di essere affetto da tre grosse patologie: la grave insostenibilità ambientale e l’emergenza climatica, la cattiva distribuzione del valore, l’egoismo del modello economico, con impoverimento del senso del vivere. Un sistema sociale ed economico insostenibile, che produce povertà e diseguaglianze sociali minaccia l’essenza stessa della nostra democrazia. Inutile aspettare Godot e invocare sovrani illuminati, mani invisibili o soluzioni dall’alto. La felicità esiste ma è un esercizio faticoso. L’impegno alla partecipazione, alla cittadinanza attiva, alla costruzione di relazioni e comunità è la via da percorrere per ottenere soddisfazione e ricchezza di significato della nostra vita e anche la soluzione a molti dei maggiori problemi odierni. Come dipanando un ideale filo di Arianna, Leonardo Becchetti suggerisce una strada per un nuovo paradigma economico nel quale diventare padroni e non vittime delle incredibili potenzialità dei nostri giorni.
FARFALLE DI PIETRA – Giulio Maria Geluardi (Fusta editore)
I Carabinieri per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare sono gli eredi dell’antico Corpo Forestale dello Stato, un organismo di polizia ambientale invidiato da tutta Europa per la sua competenza ed efficienza. Oggi quegli uomini vestono la divisa da carabiniere ma non hanno tralasciato l’impegno contro il crimine e la dedizione profonda verso la Natura, sempre più minacciata dalla mano dell’uomo ma soprattutto dagli interessi delle ecomafie che con i loro artigli sfregiano e distruggono il patrimonio collettivo dell’intera umanità. Questo romanzo è il primo dedicato alla nuova specialità di polizia ambientale dei Carabinieri e ai loro investigatori. Lino Morandi, luogotenente dei Carabinieri Forestali, è il nuovo comandante della stazione del Parco dei Due Laghi, area protetta geologicamente antichissima, sugli Appennini tra Lucania e Campania. Ha scelto lui questo incarico più rilassante, ma non meno impegnativo sotto il profilo della tutela della Natura, dopo anni di pericolosa guerra contro l’ecomafia, i criminali dell’ambiente che più volte sono stati sul punto di ucciderlo. Ma si sbagliava. Insieme al suo fidato vice, il brigadiere Stefano Ambrosio, Morandi si troverà a indagare sull’inspiegabile suicidio del professor Federico Boitani, entomologo di fama internazionale, trovato penzolante a una trave del suo chalet nel Parco. Una circostanza che non convince i due carabinieri. L’indagine, che ruota attorno a una misteriosa e sconosciuta farfalla che si credeva estinta, porterà Morandi e Ambrosio a scoprire una realtà insospettabile e a scontrarsi nuovamente con mafia, politici corrotti e assassini senza scrupoli, il cui unico interesse è quello del profitto, senza badare alla distruzione della Natura che i due carabinieri Forestali difenderanno a tutti i costi, mettendo a repentaglio la loro stessa vita.
Uno speciale ringraziamento a Gabriel Zuchtriegel, Direttore del Parco Archeologico di Pompei che ospiterà la cerimonia di premiazione
Quarta Edizione del Primo Premio Letterario “Le pagine della terra” per il Romanzo e la Letteratura Green
Luogo: Parco Archeologico Nazionale di Pompei, piazza esedra, POMPEI, NAPOLI, CAMPANIA
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