Entro marzo 2019 le imprese umbre saranno in cerca di 14.250 lavoratori. E’ quanto emerge dall’indagine Excelsior sul fabbisogno lavorativo attraverso le interviste agli imprenditori nei vari settori.
Entro il mese di gennaio i contratti previsti saranno 5.560, dei quali il 19% con assunzione a tempo indeterminato; il 32% con contratto a tempo; il 27% con un contratto di somministrazione lavoro; il 5% con apprendistato e il 3% con altre forme di lavoro dipendente.
Le professioni più richieste
I lavoratori più richiesti sono gli addetti alla ristorazione, settore dove risulta una difficoltà di reperimento del 31%.
Più facile (sotto il 20% l’indice di difficoltà a reperire) trovare addetti alle vendite.
Il terzo settore dove c’è più offerte di lavoro (e dove è più facile per le imprese reperire gli addetti necessari) è quello delle pulizie, dove si utilizza anche personale non qualificato.
Le figure più difficili da trovare tra quelle invece più richieste dalle imprese sono i tecnici specializzati nei rapporti con i mercati ed i meccanici artigiani, riparatori, manutentori di macchine fisse e mobili.
Gli altri lavoratori più richiesti sono i conduttori di veicoli a motore, personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna di merci, addetti alla segreteria, artigiani e operai specializzati nel settore edile.
Le professionalità più difficili da trovare
Le professionalità più difficili da trovare risultano nel settore delle scienze informatiche, fisiche e chimiche. Poi, operai specializzati in attività industriali. Quindi, progettisti e ingegneri.
E ancora, tecnici nel campo informatico, operai specializzati nell’edilizia, operatori di macchinari industriali per l’abbigliamento, operai in attività metalmeccaniche, tecnici della sanità.
I dati nel Perugino
Degli oltre 14mila lavoratori di cui sono in cerca le imprese umbre, più di 11mila riguardano la provincia di Perugia. Questo il commento ai dati Excelsior del presidente della Camera di commercio di Perugia, Giorgio Mencaroni: “Le imprese perugine creano occupazione e a fronte di una flessione congiunturale accusata nel primo mese dell’anno, riescono a invertire la tendenza nel primo trimestre del 2019, con un risultato che supera del 2,5% quello del primo trimestre 2018. Tuttavia si tratta in prevalenza di lavoro temporaneo, segno del perdurare di una condizione di difficoltà economica che non fa decollare la nostra economia”.
Nel mese di gennaio in corso le imprese della provincia di Perugia programmeranno 4.310 entrate al lavoro; un dato che rispetto a un anno fa risulta in flessione di oltre il 10%.