Intervento di Carlo Carini, presidente dell'Associazione Nazionale Costruttori Edili di Perugia (ANCE Perugia) L'operazione che nei giorni scorsi ha portato all'arresto, da parte dei Carabinieri del Ros di Perugia, di oltre venti persone in Umbria per associazione mafiosa, rappresenta un successo per quella parte della società civile che si muove onestamente e nel rispetto delle regole. È anche la dimostrazione che la nostra non è una terra dove facilmente può infiltrarsi un'organizzazione di tipo mafioso e attecchire l'omertà. Si tratta di un successo che ridà speranza agli imprenditori e alle maestranze del settore delle costruzioni che troppo spesso sono citati solo per fatti negativi e che invece, con il loro lavoro, hanno dato e danno un contributo fondamentale al miglioramento della condizione sociale e allo sviluppo delle nostre città. I principali nemici delle imprese umbre regolari, infatti, sono quelle aziende illegali che invece lavorano senza rispettare le norme, mettendo innanzitutto a rischio la salute e l'incolumità dei lavoratori e portando un forte elemento di concorrenza sleale. Per questo vogliamo rivolgere un plauso e un ringraziamento alla magistratura e ai Carabinieri che con il loro lungo e delicato lavoro di indagine hanno messo in luce e perseguito un sistema fatto di collusioni e minacce cui l'Umbria, solo apparentemente, sembrava estranea. Dico solo apparentemente perché – lo voglio ricordare ormai da molti anni la nostra Associazione ripete che il mondo degli appalti è più permeabile di altri comparti dell'economia a tentativi di colonizzazione da parte di organizzazioni criminali che nel settore pensano di poter riciclare capitali di provenienza illecita. È dunque fondamentale un'alleanza tra le tante forze sane e responsabili, pubbliche e private, che si impegnino ad evitare una selezione delle imprese al contrario che farà via via sparire dal mercato le imprese strutturate e rispettose delle regole a favore di soggetti improvvisati, nella migliore delle ipotesi, o come stiamo vedendo in questi giorni strettamente legati alla malavita organizzata. Non mi stancherò mai di dire che le imprese sane sono alla ricerca di alleanze nella battaglia per la qualità, l'innovazione, la regolarità e la sicurezza. Tutti termini inscindibili.Purtroppo nessuno sottolinea abbastanza che i nostri nemici principali, i nemici di tutti coloro che ottemperano a tutti gli obblighi di informazione, di formazione, di fornitura dei dispositivi di sicurezza individuale e assolvono tutti gli adempimenti, sono proprio le altre imprese; quelle cioè che non rispettano le leggi e le prerogative dei lavoratori. Alleati di questa battaglia per la regolarità, la sicurezza e la trasparenza possono essere tutte le componenti della società, a partire dalle Amministrazioni pubbliche che devono abbandonare la logica del massimo ribasso, fino ai privati cittadini che devono rifiutare di perseguire il risparmio a tutti i costi pagando in nero sedicenti imprese edili cui è estranea qualsiasi norma rispettosa della salute, della sicurezza e dei diritti dei lavoratori.
LE IMPRESE EDILI IRREGOLARI NEMICHE DI CHI LAVORA RISPETTANDO LE REGOLE
Sab, 16/02/2008 - 09:10