Claudio Bianchini
Crolla, in tutta Italia, il mercato dei prodotti tipici pasquali: la vendita delle uova ha fatto registrato un calo intorno al 7% mentre il consumo e l’acquisto di colombe è sceso addirittura di circa il 9% secondo le stime delle associazioni dei consumatori, confermate dai primi dati delle categorie produttive. Gli effetti negativi della crisi, e della cosiddetta ‘Pasqua low cost’ hanno ripercussioni dirette anche sulle rive del Topino. A farne le spese, nel vero senso della parola, è anche l’Antica pasticceria Muzzi, che ha visto frenare la produzione nello storico stabilimento di viale Roma. A confermare la flessione è lo stesso proprietario Filippo Muzzi. “Anche noi risentiamo della congiuntura, e registriamo un calo contenuto intorno al 7% – fa sapere – ma riusciamo comunque a compensare grazie all’aumento delle nostre esportazioni, che sono aumentate del 4% e che si inseriscono in mercati di alta qualità”. E così, ecco che le colombe pasquali ‘made in Foligno’ spiccano il volo per andare alla conquista dell’oriente. I prodotti della ditta Muzzi, simbolo delle eccellenze alimentari e della qualità artigianale italiana, partono così verso i mercati della Cina. Ne sono particolarmente ghiotti a Singapore e Taiwan, dove sono richiesti durante tutto l’arco dell’anno. “In questi paesi non incidono le nostre tradizioni e la cultura religiosa – spiega Filippo Muzzi – le nostre colombe sono quindi apprezzate semplicemente come dolci fatti in Italia, e da gustare in qualsiasi giorno”. In particolare espansione anche le esportazioni nel continente australiano, che fa registrare un trend in continua ascesa. Uova di cioccolato e colombe pasquali, che dal ‘centro del mondo’ arrivano quindi in ogni angolo del mondo. I marchi dell’Antica pasticceria Muzzi infatti sono ormai presenti negli scaffali dei supermercati e sulle vetrine dei negozi, in tutti i cinque continenti. Foligno diventa così a tutti gli effetti una delle capitali internazionali del settore dolciario: basti pensare che la produzione media annuale si aggira sulle 35mila uova. “Esportiamo in quaranta paesi del mondo – conferma con orgoglio Filippo Muzzi – e siamo in ogni provincia italiana”. Una curiosità: solo in Italia si mette una sorpresa dentro l’uovo. Dopotutto, per rendere meno amaro questo periodo, cosa c’è di meglio di belle sorprese di un buon pezzo di cioccolato?