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LE ASSOCIAZIONI DI CONSUMATORI CONTRO LA SOSPENSIONE DI VENTI MINUTI DEL BIGLIETTO DEL MINIMETRO'

di Acu Umbria e Cittadinanza Attiva

Le scriventi associazioni dei consumatori ACU-Umbria e Cittadinanza Attiva, in seguito alle notizie apparse nei giornali cittadini, ritengono necessario esprimere la propria contrarietà alla recente decisione presa dal Comune di Perugia in ordine alla cd. sospensione (di fatto diminuzione) di venti minuti del biglietto a corsa singola del Minimetrò di Perugia.

Le sottoscritte associazioni, pur condividendo il principio che tutti i cittadini che intendano usufruire del servizio di mobilità alternativa debbano pagare il costo del viaggio dotandosi di regolare biglietto, ritengono del tutto scandalosa ed inaccettabile l’emissione di tale provvedimento che penalizza esclusivamente gli utenti che già pagano il biglietto, per di più in assenza di un corrispondente aumento della validità temporale del tagliando o, in alternativa, di una diminuzione del suo costo.

In primo luogo si esprimono forti dubbi in merito alla correttezza giuridica dello stesso provvedimento adottato.

In secondo luogo, tale sospensione di 20 minuti del biglietto, “di fatto” porterebbe in alcuni casi alla diminuzione del tempo di usufruibilità dello stesso in 50 minuti (basti pensare ad un secondo spostamento vidimato al cinquantesimo minuto), nonché ad una limitazione del tutto antigiuridica del titolo (si consideri la necessità per un cittadino di ritornare per una qualsiasi legittima ragione immediatamente alla stazione di partenza).

La notorietà circa le difficoltà economiche del comune di Perugia nella gestione dell’intera struttura del Minimetrò non può legittimare tali tipologie di provvedimenti che ricadono esclusivamente in capo ai fruitori del servizio che pagano il biglietto.

Difatti le politiche intraprese dall’amministrazione, dapprima con un aumento diretto del 50 per cento del costo del biglietto e ora con un ulteriore aumento, seppure indiretto, non portano ad altro se non al graduale abbandono da parte dei cittadini di tale strumento di mobilità, così aggravando una situazione già di per se grave.

È necessario pertanto un immediato confronto con l’amministrazione comunale al fine di definire un piano complessivo, anche attraverso la completa rivisitazione delle modalità di pagamento del viaggio (come per esempio studiare la possibilità di emissione di biglietti a costo modico utilizzabili solo per una corsa), che dica finalmente la parola fine a provvedimenti tampone del tutto inutili e dannosi per l’intera comunità.

Per tale motivo l’ACU-Umbria e CittadinanzaAttiva sono a richiedere l’immediato ritiro del provvedimento preso e la convocazione di un tavolo di confronto sul tema.