Perugia

Le ammissioni di Suarez ai pm, trema anche la Juventus

Suarez ha confermato quanto i magistrati che indagano sul suo esame d’italiano “farsa” all’Università per Stranieri di Perugia già sapevano: il calciatore conosceva in anticipo le domande che gli esaminatori gli avrebbero fatto.

Del resto Suarez è stato sentito dai magistrati titolari dell’inchiesta, come persona informata sui fatti, in video conferenza, esprimendosi in spagnolo, con l’ausilio di un interprete. Perché il calciatore uruguaiano, come dicevano ridendo alcuni degli indagati, “non spiccica una parola d’italiano”.

Suarez avrebbe ammesso che conosceva in anticipo i contenuti della prova orale affrontata il 17 settembre scorso. Attraverso il testo ricevuto dalla professoressa Spina, a cui Suarez aveva risposto: “Tranquila, porque lo estudio in l’avion”, come emerge dalle intercettazioni.

Trema anche la Juventus

I magistrati vogliono capire a chi giovasse che Suarez prendesse così facilmente e in poco tempo il passaporto italiano. Se quelle domande d’esame passate, insomma, siano state solo un illecito “omaggio” da parte degli indagati universitari, così da favorire il prestigio della Stranieri, o se invece a tentare di forzare la mano sia stata la Juventus, a cui serviva un attaccante con lo status di comunitario. Tra i tesserati del club bianconero è indagato al momento soltanto il manager Paratici, insieme a due legali vicini alla società.

Difficile prevedere la possibile sanzione della giustizia sportiva per il club bianconero: in base a quanto emergerà sulla eventuale responsabilità della Juventus, la pena va da un’ammenda a qualche punto di penalizzazione, fino alla retrocessione in Serie B.

La presunta soffiata a Torino

La Procura di Perugia ha aperto anche un altro filone d’inchiesta sulla possibile fuga di notizie verso Torino: l’ipotesi investigativa è che qualcuno abbia avvertito dell’inchiesta in corso la Juventus che, a quel punto, è virata su Morata, rinunciando a Suarez.