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LAVORO, NUOVE PROSPETTIVE CON LA LEGGE SULL'AUTOIMPIEGO. LA SENATRICE URBANI ILLUSTRA IL PROGETTO

di Ada Spadoni Urbani (*)

Uno dei problemi più grandi dell’economia moderna è la ricollocazione dei lavoratori che perdono il proprio impiego. Problema attuale, per la crisi che si fa sentire pesantemente anche in Umbria, problema “endemico” in una società che evolve vertiginosamente anche come conseguenza dell’impatto economico dei nuovi grandi Paesi industriali (primi tra tutti Cina e India) sul tessuto delle imprese italiane.
In relazione a questo non è possibile pensare di sostituire il lavoro con i vari ammortizzatori sociali, comunque a termine; occorrono progetti di riqualificazione e reimpiego per favorire il reingresso di questi soggetti nel mondo produttivo.
Una risposta nuova ed originale nasce da un disegno di legge, già approvato alla Camera e che si sta discutendo nelle Commissioni parlamentari del Senato, di cui sono relatrice. La nuova legge offre gli strumenti per avviare i lavoratori all’auto/impiego, cioè per farne piccoli imprenditori, consentendo loro l’utilizzo di parte delle risorse che attraverso la cassa integrazione la solidarietà sociale comunque spenderebbe per loro.
In tempi passati abbiamo assistito, di fronte a crisi simili a quelle attuali, che i dipendenti licenziati hanno saputo fare tesoro della propria esperienza professionale spendendola sul territorio e costituendo quel tessuto di tante piccole imprese che compongono l’85% del nostro sistema produttivo.
Oggi, con agevolazioni economiche, finanziarie e fiscali e con la soppressione di lacci e laccioli e vincoli per creare velocemente impresa, questo è più facile che avvenga. Ecco dunque l’idea, che diventerà concreta con la definitiva approvazione del disegno di legge: consentire una serie di facilitazioni per chi è in cassa integrazione e volesse realizzare, per esempio, una attività familiare o individuale.
Ci sono molte professioni (dall’idraulico, al meccanico, dall’imbianchino, al fabbro, all’elettricista, etc.) che offrono spazi di auto impiego, allargato anche alla propria famiglia. Ci sono imprese che possono costituirsi (punti di ristoro, piccole strutture ricettive, attività di allevamento, etc.). A queste attività pensa la legge che cercherò di portare avanti, convinta come sono che uscire da una mentalità di dipendenza dallo Stato, mettersi lavorativamente in gioco, è anche una spinta per realizzarsi appieno.

(*) Senatrice PdL