“Inutile nascondersi, il mondo del lavoro si sta trasformando inesorabilmente ed in maniera sempre più veloce ed incisiva. Questo processo inarrestabile va innanzitutto capito ed accettato, ma allo stesso tempo esistono buone pratiche affinché questo cambiamento non porti necessariamente ad una nuova e spaventosa crisi del settore“. Lo evidenzia in una nota il Movimento 5 stelle di Spoleto.
“Tutti i temi legati al lavoro – sostiene – sono straordinariamente complessi, ma come MoVimento 5 Stelle abbiamo avuto la prontezza di portare in discussione una sorta di visione futura capace di parlare chiaro del presente e molto esaustiva sul domani. Il frutto del nostro studio si chiama “Lavoro 2025 – Come evolverà il lavoro nel prossimo decennio” e tratta argomenti fondamentali come il ruolo del settore industriale, la gestione del tempo e dell’orario di lavoro visto l’avanzamento degli strumenti tecnologici a discapito dell’uomo, la ridefinizione dei ruoli del mercato, dello Stato, delle Istituzioni, della Politica e del Sindacato. Insomma uno studio ben strutturato che per primi abbiamo voluto approfondire.
Questa iniziale premessa per ribadire che il tema del lavoro sta a cuore al MoVimento 5 Stelle, sia a livello nazionale che locale. La politica, che ci piaccia o meno, ha un ruolo fondamentale in questo processo e non ci meraviglia purtroppo che anche a Spoleto vi sia questa crisi aziendale profonda, risultato anche di politiche decennali disastrose. Ed anche il presente non è di certo roseo, perché chi sventolava la bandiera del Rinnovamento ha chiarito perfettamente ogni dubbio: questa è una Amministrazione che non sembra in grado di reagire e quindi non essere all’altezza per risolvere tale situazione.
La ex Novelli con due pre-fallimenti alle spalle, Cementir con una situazione aziendale da chiarire necessariamente anche con soggetti di fuori Regione, IMS oramai sul baratro e lasciata marcire nonostante la Vicesindaco Bececco abbia lavorato in azienda e quindi dovrebbe conoscere bene la situazione. Da non dimenticare poi il caso della SCS e il suo concordato fallimentare e da ultimo la questione Maran dove ai lavoratori è stato comunicato che entro il 15 ottobre potranno riscuotere il 50% dello stipendio di settembre, entro il 31 ottobre un terzo della 14esima e poi il resto si vedrà.
È evidente che a Spoleto serve un tavolo di crisi permanente, anche se già siamo in enorme ritardo, che tenga sotto controllo tutte le vertenze aziendali e non solo quelle in grave e conclamato stato di crisi. Un tavolo aperto e partecipato con costante rilevazione dei dati e delle situazioni lavorative. La politica del buon senso deve prevenire, non sempre e solo curare quando ormai è troppo tardi. Dopo quasi quattro anni di Amministrazione Cardarelli è troppo poco concedere un semplice Consiglio Comunale aperto; non basta più bussare alle porte del Ministero per elemosinare udienza.
Dove sono tutti i contenitori regionali che avrebbero dovuto guidare lo sviluppo delle nostre realtà produttive? Dove è la Presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che aveva promesso di rappresentare Spoleto in sede Regionale visto che non si è riusciti ad eleggere un Consigliere locale? Spoleto è stata abbandonata definitivamente anche dalla politica nazionale e regionale. La nostra città era inserita, insieme a Terni e Narni che tuttora rimangono, nella cosiddetta “area di crisi industriale“: perché è stata rimossa perdendo cosi la possibilità di ricevere finanziamenti utili a progetti di sviluppo occupazionale? Chiaro quindi anche il fallimento totale dei partiti di Governo ad ogni livello, nonostante provino nel locale a crearsi una nuova verginità a suon di slogan e intenti.
Il M5S ha ben chiaro un concetto: le aziende e le industrie non sono soltanto un patrimonio economico, ma anche delle realtà con impatti sociali enormi. Per questo ribadiamo che le Amministrazioni politiche devono monitorare costantemente i loro andamenti in totale interconnessione con gli imprenditori e tutte le Istituzioni legate attorno al mondo del lavoro.
Qui serve dimostrare di essere in grado di saper governare una città e quindi di predisporre gli strumenti utili per affrontare tutte le questioni. Apriamo questo tavolo di crisi permanente in attesa del Consiglio Comunale aperto dove vedremo cosa questa Amministrazione, già dichiarata conclusa per noi, ed i vari rappresentanti della politica che ha governato per decenni il nostro territorio avranno il coraggio di dire”.
“I lavoratori in primis conoscono l’impegno mio personale e della Giunta in questi anni. Non si possono strumentalizzare situazioni di difficoltà economica e lavorativa come quelle che molte famiglie stanno attraversando”.
Con queste parole il Sindaco Fabrizio Cardarelli ha voluto stigmatizzare l’intervento del Movimento 5 Stelle sulle crisi aziendali che stanno interessando il territorio spoletino.
“Noi stiamo dando il nostro contributo e, allo stesso tempo, abbiamo bisogno di contributi costruttivi. Queste prese di posizione, superficiali e qualunquistiche, non sono di aiuto a nessuno. Il M5S ha un rappresentante in Parlamento che è espressione di questo territorio? Che lavori allora insieme alla città, invece di distinguersi solo per critiche inutili, sterili e anche poco documentate.
Il compito di una amministrazione comunale non è quello di sostituirsi al privato, ma di migliorare le condizioni del contesto in cui opera, affinché le crisi possano essere non solo affrontate, ma anche risolte. Si tratta di un compito difficile, che quotidianamente affrontiamo al massimo delle nostre capacità: un impegno a cui non intendo più sottrarre tempo per rispondere a queste polemiche inutili e palesemente strumentali.
Se il M5S ha proposte serie da presentare lo faccia: ad oggi non ne abbiamo avuto ancora notizia”.