Perugia

Lavoro, cresce il numero di assunzioni | Si cercano informatici e operai specializzati

La Camera di Commercio di Perugia ha presentato i dati Excelsior sulle previsioni occupazionali delle imprese della provincia di Perugia relativi al mese di aprile 2019 e al trimestre aprile – giugno 2019.

Sia su base mensile, che trimestrale l’andamento registrato è positivo. Nel corrente mese di aprile le imprese prevedono di immettere al lavoro 3.990 unità  con diverse tipologie di contratto. Sono 120 posti in più su Aprile 2018, con una crescita percentuale del 3,1%.

Migliore l’andamento su base trimestrale: tra aprile e giugno 2019, le assunzioni previste salgono a 12.530 unità, 1.480 in più sullo stesso trimestre del 2018. In questo caso la crescita percentuale si amplia fino a un + 13,3%, risultato tra i migliori degli ultimi due anni.

Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio di Perugia: “I dati Excelsior del mese di aprile ’19 registrano un dato estremamente significativo: la forte crescita delle entrate al lavoro con contratti stabili, a tempo indeterminato o di apprendistato.

Passiamo dal 25% del totale delle entrate di un anno fa, al 37% di questo mese di aprile. Un risultato deciso, che denota il miglioramento della qualità del lavoro, più stabile e duraturo. Da segnalare la ripresa delle assunzioni nelle imprese di maggiori dimensioni, sopra a 50 dipendenti, che passano in un anno dal 23 al 27% del totale delle entrate programmate”.

Rimane alto lo squilibrio tra domanda e offerta di lavoro: in 33 casi su 100  le imprese prevedono di incontrare difficoltà a trovare i profili desiderati. Ad aprile ’19 i profili professionali più difficili da reperire sono gli Operai Specializzati e Conduttori di Impianti nelle Industrie Tessili, Abbigliamento e Calzature; gli operai specializzati e conduttori di impianti nell’industria alimentare; i Tecnici in campo Informatico, Ingegneristico e della Produzione.

Purtroppo si ridimensiona la quota di entrate al lavoro per i giovani sotto i 30 anni: scendiamo da 38 a 28% del totale. Una  battuta d’arresto per certi versi inattesa e che desta preoccupazione.

Si allarga la platea di imprese che prevedono assunzioni, che ad aprile raggiunge il 16%.