Spoleto

Lavoro, a chi interessa? Maggioranza silente, opposizione attacca | Count down per rimpasto?

Alla fine, a quasi tre anni dall’insediamento della Giunta, il Consiglio comunale ha trovato qualche scampolo di tempo (tre ore circa) per parlare del dramma dei drammi, la mancanza cronica di lavoro sul territorio.

E fin qui, con responsabilità da suddividere equamente tra passato e presente, sarebbe grave ma non gravissimo. Se non fosse che anche ieri, giovedì, indiretta streaming, le forze che sostengono (?) il primo cittadino Andrea Sisti hanno rasentato l’assurdo dando vita a una assemblea in cui a parlare (eccezion fatta per i capigruppi civici Alleori e Coltorti) è stata la sola voce, critica ovviamente, della opposizione.

Cominciata con quasi due ore di ritardo, a causa di una (peraltro annunciata) prova di evacuazione del palazzo comunale, l’assemblea ha registrato il solo intervento dell’assessore con delega al lavoro, Giovanni Angelini Paroli, e del sindaco. Dai banchi, a cominciare da Partito democratico e Movimento 5 Stelle, neanche una parola, una proposta.

I bene informati dicono si tratti di una sorta di “rappresaglia” nei confronti di Paroli (la cui permanenza nella lista civica di Andrea Fora, passata da inizio anno con il centrodestra, non è più digerita) ma in definitiva l’occasione non è che una ripresentazione della “guerra” cominciata, almeno nei fatti, dopo l’organizzazione del Giro d’Italia quando Sisti, di fronte alle continue tirate di giacchetta del pd (che vede ancora Stefano Lisci nei doppi panni di segretario del partito e vice sindaco con delega a sport e sicurezza) ha preferito delegare il più concreto assessore allo sviluppo economico.

Su cui l’ultimo siparietto è stato proprio il precedente Consiglio comunale dove Paroli, in virtù dell’imminente voto per le europee, ringraziava maggioranza e opposizione per la decisione di rinviare la discussione e Lisci lo affrancava malamente sottolineando come questa decisione lo avesse tolto dall’imbarazzo di riferire in aula.

Così ieri, nel dibattere la mozione che impegna l’amministrazione a ricercare “nuove soluzioni” per fronteggiare la disoccupazione, la governance politica ha fatto scena muta. Mentre l’opposizione ha affondato con Alessandra Dottarelli, Gianmarco Profili (che al momento del voto ha abbandonato l’aula), Sergio Grifoni, Giancarlo Cintioli, Alessandro Cretoni, Paolo Piccioni, Diego Catanossi e Maria Elena Bececco che hanno sottolineato, nei vari interventi, l’assurdità di un confronto su un tema che non ha visto proposte di soluzione, dati del territorio attualizzati, ma soprattutto l’invito esteso alle organizzazioni sindacali e imprenditoriali.

Si vedrà quindi solo nei prossimi mesi se la mozione avrà riscontro concreto, a cominciare dall’istituzione di quell’osservatorio che potrebbe dare qualche tenue contributo.

C’è chi giura che dopo il voto dei comuni chiamati al ballottaggio si assisterà a un rimpasto di Giunta, chi preannuncia la fine di questa legislatura che non anca di registrare anche diversi conflitti di interesse, in giunta come nel parlamento cittadino.

Solo verso le 20 – dopo l’approvazione della realizzazione del nuovo supermercato in via Marconi (qui la maggioranza ha ripreso meravigliosamente vita e parlantina) – il lungo consiglio si è concluso, rimandando a quello della prossima settimana le “comunicazioni” di Giunta e consiglieri e la discussione di altre pratiche.

Rinviata quindi anche l’attesa relazione sulla sicurezza in città, a cominciare dal centro storico, dove il Sindaco si è impegnato a riferire alla conferenza dei capigruppo le decisioni da adottare per contrastare il disturbo della quiete pubblica e gli ormai noti fenomeni di vandalismo. Situazioni che richiedono necessariamente l’avvio di una apposita Ordinanza così da permettere a tutte le forze dell’ordine anche di poter efficacemente intervenire quando chiamati dai residenti.

(modificato alle 12.11)

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