Azioni legali in arrivo sui lavori che trasformeranno la strada statale 685 delle Tre Valli Umbre in Valnerina e che da progetto prevedono nuove gallerie, allargamenti stradali e la discussa variante di Serravalle (nella foto il progetto) osteggiata anche dalle amministrazioni comunali locali. Gli interventi previsti da Anas nel tratto stradale che va da Sant’Anatolia di Narco a Norcia è stato al centro di un incontro che l’attivo ed attento Comitato Patrimonio Valnerina ha avuto nei giorni scorsi con l’amministrazione comunale nursina.
“Si è potuto finalmente mettere bene a fuoco – spiegano dal Comitato – il concetto che la parte più devastante dei lavori riguarda il tratto da Vallo di Nera a Borgo Cerreto e Santa Anatolia, dove gli interventi, se verranno mai fatti, di adeguamento alla C2 con allargamento della carreggiata a circa metri 2,5 in più dell’attuale, con il taglio di tutta la vegetazione dal margine della strada alla sponda del Fiume Nera per la realizzazione di un immenso e lunghissimo cantiere, cambierebbe per sempre i connotati della Valnerina. Non solo avremmo il danno paesaggistico ma anche quello economico e turistico, infatti per troppi anni i residenti dell’Alta e Media Valnerina si troverebbero tagliati fuori e più isolati che mai. Per realizzare gli innumerevoli cantieri, vi sarebbero ora un esercito di semafori ed ora deviazioni per la strada di Meggiano o peggio ancora per raggiungere Spoleto, potrebbero esserci anche deviazioni per Sellano-Foligno”.
Al centro del confronto tra Comitato Patrimonio Valnerina e Comune di Norcia c’è stata anche la variante di Serravalle, al centro di ripensamenti anche da parte di Anas dopo le rimostranze di alcuni enti. “Qui – sottolineano i cittadini – basterebbe una semplice declassazione del Fiume Sordo, che essendo un fiume stabile e regolare, non soggetto a piene importanti e ricorrenti (il concetto è stato espresso anche dall’Assessore Regionale Melasecche durante l’ultima campagna elettorale a Norcia), potrebbe veder realizzato al posto “dell’ecomostro” un semplice ponte in più in prossimità di quello storico e l’allargamento della “contestata strettoia” favorendo il transito dei mezzi pesanti verso Cascia e la Salaria. Il tutto senza fare opere invasive e devastanti per il turismo ed il paesaggio e senza andare a mortificare il tracciato del percorso di mobilità dolce sulla ex Ferrovia Spoleto-Norcia, futuro volano dell’economia della Valnerina“.
Infine, il comitato coglie l’occasione “per ringraziare il Sindaco di Norcia Giuliano Boccanera e gli assessori presenti Marianna Stella al Turismo e Gianni Coccia al Commercio, auspichiamo che il costruttivo dialogo iniziato continui e porti frutti per il miglioramento delle condizioni di vita della nostra provata popolazione e che ci sia disponibilità a confrontarsi sul progetto di valorizzazione dell’area presentato alle istituzioni dal Comitato Patrimonio Valnerina, la cui alternativa rimane sempre il progetto di “Vanerina Strada Turistica più Bella dell’Umbria”. Cogliamo l’occasione per comunicare ai nostri sostenitori che stiamo per intraprendere una raccolta fondi per azioni legali, grazie agli usi civici trovati saremo in grado di impedire all’Anas l’inizio dei lavori e salvarci sin da subito da suoi possibili interventi”.