Sono state pubblicate le due sentenze relative ai ricorsi presentati contro il Comune di Gubbio da parte delle imprese che avrebbero dovuto realizzare i lavori di restauro e risanamento di Piazza Grande, definita dai Giudici del TAR Umbria “luogo simbolo della Città”.
Entrambe hanno riconosciuto la legittimità dei provvedimenti adottati dal Comune di Gubbio: “Le sentenze del Tar hanno confermato il buon operato di chi con tenacia e attenzione ha portato avanti, nell’interesse dell’Amministrazione Comunale, la corretta realizzazione di un’opera così importante per la città”, spiegano il sindaco Filippo Mario Stirati e l’assessore ai Lavori Pubblici Valerio Piergentili.
Dalla concessione del contributo di 800mila euro da parte del Ministero della Cultura i tecnici comunali hanno dato avvio alla procedura di aggiudicazione dei lavori, dei servizi tecnici e della sorveglianza archeologica, secondo i dettami dell’autorizzazione rilasciata dalla Soprintendenza dell’Umbria. Stante la correttezza delle procedure di affidamento poste in essere, si è però reso impossibile dare avvio ai lavori, in quanto, dalle verifiche effettuate, sono emerse delle criticità tali da impedire la prosecuzione dell’iter.
Il Tar dell’Umbria, non accogliendo i ricorsi presentati dalle imprese, ha così riconosciuto il buon operato del Comune di Gubbio che ora, spiegano sindaco e assessore, “prosegue con una tabella di marcia ben definita: dopo l’approvazione del bilancio, prevista per marzo, procederemo a una nuova gara per dare avvio ai lavori, per arrivare ai primi di giugno, subito dopo l’ultimo grande appuntamento dei Ceri, e iniziare i lavori in Piazza Grande. La nuova fase delle opere verrà dunque organizzata affinché Piazza Grande sia disponibile per il Maggio 2023 e perché il cantiere venga poi chiuso entro il Maggio 2024”.