Lavori Anas al centro di un'affollata assemblea promossa dal Comitato patrimonio Valnerina a Norcia, presenti anche 3 sindaci | Foto
È stata una affollatissima assemblea quella che si è tenuta giovedì 15 febbraio alla Sala Digipass di Norcia, promossa dal Comitato Patrimonio Valnerina per affrontare il tema dei lavori previsti dall’Anas lungo la strada statale 685 delle Tre Valli. Presenti all’incontro anche i sindaci di Cascia, Mario De Carolis, Vallo di Nera, Agnese Benedetti, e Sant’Anatolia di Narco, Tullio Fibraroli, oltre al consigliere regionale Vincenzo Bianconi, a diversi professionisti, imprenditori, rappresentanti di associazioni locali (in primis Italia Nostra e Legambiente) e privati cittadini.
Al centro dell’attenzione gli interventi, divisi in più stralci, previsti da Anas tra Sant’Anatolia di Narco e Norcia, con la contestata galleria tra Castel San Felice e Vallo di Nera e la realizzazione di una variante impattante stradale sopraelevata a Serravalle di Norcia. Un tema che appena due giorni prima era stato trattato anche durante un altro incontro, quello del “fronte del sì” ai lavori, alla presenza dell’assessore regionale Melasecche e dei tecnici di Anas che giovedì, invece, pur essendo stati invitati, non si sono presentati, al pari degli amministratori di Norcia.
Ad aprire la serata, moderata dal giornalista di Tuttoggi.info Carlo Ceraso, è stato il presidente del Comitato, Francesco Rotondi, che ne ha ricordato le finalità di valorizzare turistica, difesa paesaggistica e del patrimonio naturale di tutta l’area ricompresa tra la Cascata delle Marmore e gli altopiani di Castelluccio. Rotondi ha anche illustrato il progetto sul riconoscimento della Valnerina come “la strada più bella dell’Umbria”, considerando anche che su Internet viene indicata come tra le più belle d’Italia. L’obiettivo è dunque di chiederemo ai sindaci ed alla Regione di sposare il progetto di definirla la strada più bella dell’Umbria e di ottenere magari lo spostamento della destinazione di alcuni fondi già stanziati.
La parola è passata poi al dottor Armando Mattioli, che vista la sua esperienza di medico ha tra l’altro parlato dei rischi di incidente legati ad un tratto di strada rettilineo come sarà la nuova galleria nella zona di Castel San Felice: quando c’è rettilineo, è stato ricordato, c’è una più alta percentuale di incidenti mortali, a differenza di quelle curve che verrebbero eliminate dal progetto e in cui non si sono registrati sinistri gravi negli ultimi anni.
Ad entrare nel merito proprio del progetto del tunnel i cui lavori dovrebbero partire da qui a pochi mesi nonostante la contrarietà del Comitato, è stato l’ingegner Riccardo Modestia. Il suo intervento si è focalizzato sulle curve presenti nel primo tratto e su quanto previsto dal progetto di Anas per la loro messa in sicurezza: non si capisce per quale motivo, con la carreggiata che è a norma di legge, le due curve con curvatura maggiore, di 62 e 65 metri, viene “affettata” la montagna per allargare la carreggiata, mentre quella con curvatura 60 metri viene sostituita da una galleria in variante invece di fare altrettanto. Tra l’altro, nel progetto dal valore di circa 25 milioni di euro, almeno tre quarti della spesa sarebbero per il tunnel, dunque con un risparmio economico qualora si facesse un passo indietro sul progetto. A ribadire invece la necessità per Vallo di Nera di un vero e proprio svincolo di accesso, così come avviene per gli altri comuni del territorio, al di là della nuova galleria o meno, è stata la sindaca Agnese Benedetti, ricordando la pericolosità dell’attuale incrocio a raso.
Paolo Capocci, referente di CoMoDo (confederazione mobilità dolce) ha invece illustrato l’impatto degli interventi di Anas sul tracciato della ex ferrovia Spoleto – Norcia, evidenziando la scarsa attenzione dei progetti su quello che è un percorso vincolato e che in parte verrà addirittura spazzato via.
Durante la serata, ampio spazio è stato dedicato anche al progetto (in realtà ancora in fase preliminare e su cui sono stati annunciati aggiustamenti) della variante stradale di Serravalle, che prevede una strada sopraelevata; un’idea progettuale impattante e devastante su cui hanno espresso la propria contrarietà i sindaci del territorio, salvo quello di Sant’Anatolia Tullio Fibraroli, alcuni professionisti e rappresentanti delle associazioni presenti.
Sulla necessità di una modifica ai progetti esistenti sull’Anas il consigliere regionale Vincenzo Bianconi ha annunciato che presenterà una mozione il 20 febbraio, auspicando poi la partecipazione dell’assessore regionale Enrico Melasecche, oltre che dell’Anas, alla prossima audizione del Comitato difesa Valnerina in Seconda commissione regionale.