Valnerina

Lavori Anas in Valnerina, Comitato chiede incontro a Proietti e Tesei

In vista delle elezioni regionali che attendono l’Umbria tra un mese, il Comitato Patrimonio Valnerina ha chiesto di incontrare le principali candidate alla presidenza della Regione, Stefania Proietti e Donatella Tesei. Al centro, i lavori dell’Anas previsti in Valnerina, lungo la strada statale 685 delle Tre Valli Umbre, ed in particolare la nuova galleria a Sant’Anatolia di Narco e la variante stradale a Serravalle di Norcia. Progetti fortemente contestati dal Comitato, appositamente costituitosi ormai da diversi mesi e che sta portando avanti una battaglia legale per bloccarli.

“Il Comitato Patrimonio Valnerina – ha scritto il presidente nella richiesta d’incontro indirizzata a Proietti e Tesei – con l’ausilio di WWF Perugia ed Italia Nostra Valnerina, da alcuni mesi si sta battendo contro i progetti statali riguardanti impattanti modifiche della strada SS 685 della Valnerina nel tratto “Sant’Anatolia di Narco, Vallo di Nera, Borgo Cerreto e Serravalle di Norcia” (quello più lungo da Vallo di Nera a Borgo Cerreto è ancora in fase di ultimazione da parte dell’Anas, come da essa stessa comunicatoci verbalmente il 12 marzo 2024 in riunione a Foligno).

Le ragioni della nostra azione contraria alla sua realizzazione – viene spiegato – sono dovute al fatto che l’attivazione dei 4 cantieri previsti nella approssimazione e superficialità con cui il progetto è stato redatto. Gli interventi previsti comportano a nostro avviso e dei residenti, rilevanti danni non solo all’ambiente, al paesaggio e al tracciato della Ex Ferrovia Spoleto – Norcia ma anche sulle attività turistiche e commerciali della Media ed Alta Valnerina. Per allargare la carreggiata di ulteriori m. 2,5, una valle con le caratteristiche geomorfologiche della Valnerina sono necessari lavori ad altissimo impatto che tra semafori, deviazioni del traffico per la strada Sellano-Foligno e o Meggiano, imperverseranno a nostro avviso oltre un decennio (stima dei nostri tecnici). Questo fatto renderebbe vana la “Resilienza” dimostrata dalla popolazione rimasta dopo il sisma 2016/17, che si vedrebbe beffata, tradita e costretta ad emigrare”.

Il nostro Comitato Patrimonio Valnerina – prosegue la lettera – è pertanto a “Chiederle un incontro urgente” in merito a quanto sopra descritto. Noi non siamo un classico comitato del no, abbiamo anche interessanti alternative da proporre. Per tale motivo confidiamo che vorrete incontrarci, per comprendere meglio le ragioni della nostra battaglia in favore della Valnerina, perla dell’Umbria Verde”.