Città di Castello

Lavori ampliamento Campus “Da Vinci” in ritardo di 6 mesi “In cantiere solo 4 muratori”

Ancora in ritardo i lavori di ampliamento del Campus “Leonardo Da Vinci” di Umbertide che, iniziati ad ottobre 2021, avrebbero dovuto essere già terminati dopo 9 mesi, nel giugno 2022.

Per tali interventi, che hanno un valore complessivo di 1,5 milioni di euro e sono stati concessi in appalto dalla Provincia di Perugia, proprio a giugno di quest’anno è stata fatta una proroga fino al mese di settembre mentre a novembre il Responsabile Unico del Procedimento ne ha concessa una ulteriore di altri 6 mesi.

Sulla vicenda è intervenuto il consigliere provinciale Giovanni Dominici (Lega) con una interrogazione: “Ancora non siamo a metà dell’opera e ci sono 16 classi del Campus che girano a rotazione non avendo spazi. Tutti i laboratori sono inoltre diventati delle aule, così come la palestra. Come ci è stato riferito presso il Campus lavorano solamente 4 muratori, l’intonaco viene fatto con una piccola betoniera e l’impianto elettrico di riscaldamento non è attivo”.

I lavori – aggiunge Dominici – procedono a singhiozzo e, nonostante i ritardi, la ditta appaltatrice ha fatto pure il ponte dell’Immacolata. L’istituto ha anche in programma finanziamenti del PNRR per sistemare laboratori ed aule ma il rischio è che potrebbero finire dispersi a causa dei ritardi con cui procedono gli interventi. Inoltre i bagni al piano inferiore della scuola sono chiusi per lavori, quindi c’è una grave carenza di servizi igienici: una cosa impensabile visto che la scuola ospita circa 1200 studenti”.

Nell’interrogazione l’esponente leghista chiede dunque “se sono stati mai svolti sopralluoghi da parte degli Uffici competenti della Provincia di Perugia e se si intende trovare una soluzione con la ditta aggiudicataria dei lavori aumentando il personale o tramite straordinari per completare gli interventi di ampliamento del ‘Da Vinci’ entro i 6 mesi previsti dall’ultima proroga”. Dominici ha infine proposto un sopralluogo con presidente della Provincia, consigliere delegato all’edilizia scolastica e dirigente dell’ufficio competente “per vedere di persona lo stato dell’arte e le condizioni in cui studenti, insegnanti e personale non docente sono costretti a condividere quei pochi spazi a loro disposizione”.