Spoleto

Lavori alla “Sordini”, tanti dubbi sulle ipotesi alternative per gli studenti

I genitori dei bambini della scuola Giuseppe Sordini sono profondamente preoccupati per la situazione di totale abbandono da parte dell’Amministrazione Comunale, la quale continua ad essere evasiva nel trovare soluzioni ormai diventate necessità impellenti inerenti al trasferimento degli alunni della scuola che a breve sarà soggetta a ristrutturazioni con fondi del PNRR”. Inizia così la lettera di sfogo delle famiglie degli alunni della primaria in cui da settimane ormai dovrebbero partire importanti lavori ma per i quali non si riesce a trovare una sistemazione alternativa.

Sistemazione che dovrà ospitare tra l’altro anche alcune classi della media “Dante Alighieri”, dislocata in parte alla “Pianciani” ed in parte appunto alla limitrofa scuola elementare di via Visso. Tra le ipotesi tornate ad emergere negli ultimi giorni c’è quella del nuovo oratorio di San Venanzo e della scuola di Santa Croce di Morgnano, che negli ultimi anni già hanno ospitato gli alunni di Beroide.

“Siamo ormai arrivati a metà dicembre, – ricordano i genitori della ‘Sordini’ – l’Amministrazione Comunale ha più volte comunicato soluzioni alla problematica anche con comunicati pubblicati tramite il portale istituzionale del Comune stesso, ma la verità è che ad oggi non esistono soluzioni reali.

Siamo venuti a conoscenza che sono stati effettuati dei sopralluoghi nelle strutture indicate inizialmente come soluzioni temporanee di trasferimento, San Venanzo che dovrebbe ospitare 5 classi e Santa Croce che dovrebbe ospitare il restante delle classi, ma dai sopralluoghi effettuati di recente è emerso che nella struttura di San Venanzo, pur essendo relativamente nuova sono presenti soltanto 3 bagni, altri servizi igienici dovrebbero essere presenti al piano sotterraneo dove risiede la palestra, ma siamo preoccupati su come oltre 140 Bambini più il personale operante potrebbero suddividere tali spazi, per quanto riguarda invece la struttura di Santa Croce la situazione è ancor più complessa, vista l’occupazione degli stesi spazi dal CPIA per corsi pomeridiano per Adulti, quindi, spazi condivisi con materiali, servizi igienici e quant’altro possa ritenersi necessario sia per la scuola Primaria che per il CPIA.

Noi genitori ci sentiamo presi in giro dal continuo protrarsi della situazione nonostante le continue rassicurazioni puntualmente disattese giorno dopo giorno.

L’Amministrazione Comunale ha completamente abbandonato oltre 154 famiglie, primi fra tutti i bambini che dovrebbero essere tutelati come previsto da tutti i trattati internazionali e come prevede anche l’Articolo 34 della costituzione Italiana “La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.“;  ad oggi non abbiamo certezze su dove i nostri bambini potranno presenziare le lezioni.

Non possono esserci bambini di serie A e di serie B, tutti hanno il diritto di avere certezze, come i molti genitori che hanno i figli su classi diverse nello stesso plesso, che si trovano ad avere l’incertezza di dover portare i propri figli in luoghi diversi di Spoleto, quindi, impossibilitati ad organizzarsi per tempo.
Abbiamo diritto a risposte immediate, concrete e definitive.

Ci auguriamo che l’Amministrazione Comunale si prenda le proprie responsabilità sul ritardo della soluzione e comunichi presto la soluzione che garantisca la serenità dei piccoli uomini e donne e di tutte le loro famiglie”.