Fa ancora discutere il trasferimento della scuola primaria di Lerchi alla scuola secondaria di primo grado “Pascoli” di Città di Castello: se ne è parlato anche in Consiglio comunale, sulla base di un’interrogazione di Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme:
Il trasferimento repentino per rischio sismico della scuola primaria di Lerchi ha sorpreso per prime le famiglie. Il lavoro di sicurezza sulle scuole dunque non è così esaustivo se, nonostante fosse considerato indifferibile o di estrema urgenza, l’iter non è mai partito. Poi l’avvio improvviso di un progetto approvato nel 2014, anche per la sopraggiunta indisponibilità di locali attigui della parrocchia, utilizzati come mensa. Qualcosa non ha funzionato
“Insieme ad un’opportunità esterna di finanziamento nel 2013 ne abbiamo attivata una nostra attraverso un mutuo – ha spiegato Rossella Cestini, assessore all’Urbanistica, – ma la nuova normativa sugli appalti ha bloccato le procedure, che sono state improntate nel 2017. Il sisma di Amatrice ha fatto il resto, suggerendo di trasferire il plesso nei locali della scuola Pascoli per utilizzare subito i finanziamenti. Chiederemo alla Curia di verificare lo stato dei locali parrocchiali”.
“Non sono soddisfatto – ha replicato Morini – troppa improvvisazione e incertezza. Un esempio di cattiva programmazione e non del principio di precauzione. In ogni caso Lerchi non avrà una mensa a norma”. “La decisione di trasferimento è nata in seno a Uffici tecnici e Direzione didattica” ha ribattuto Cestini.