Cronaca

Lavoratori sottopagati, Tar annulla gestione porta a porta e spazzamento a Terni e Narni

Le offerte economiche erano state più vantaggiose, perché però i lavoratori non venivano adeguatamente tutelati, prevedendo per loro uno stipendio più basso. Ma ora il Tar dell’Umbria ha definito che le aggiudicazioni di due appalti da parte dell’Asm, relativi uno all’attività di spazzamento nei territori comunali di Terni e Narni e l’altro alla raccolta porta a porta dei rifiuti, sono illegittime e vanno annullate.

Sono due sentenze quasi identiche quelle pubblicate oggi dal Tribunale amministrativo regionale che fanno riferimento a due diverse gare d’appalto dell’Asm, che a fine ottobre erano state aggiudicate entrambe alla Terni Servizi Tiesse. Aggiudicazione che ora è stata annullata.

A presentare ricorso al Tar era stata la Sole Società Cooperativa, che aveva partecipato ad entrambe le gare, venendo però esclusa a favore dell’altra partecipante. Subito, però, erano emerse anomalie sull’offerta della Terni Servizi Tiesse, in riferimento al costo del personale previsto sia per la gara di spazzamento che per quella della raccolta porta a porta dei rifiuti. Per quanto riguarda la prima, soprattutto, l’azienda vincitrice – senza che Asm obiettasse nulla – aveva previsto l’inquadramento dei lavoratori in una categoria inferiore a quella attuale pur dovendo, secondo la normativa, assorbire quelli della cooperativa uscente (la Sole appunto) che erano inquadrati in una categoria superiore.

L’obbligo inderogabile della stazione appaltante di verificare il rispetto dei minimi tabellari – scrivono i giudici in merito al ricorso sulla gara per lo spazzamento – non è stato invece assolto nel caso di specie, non avendo l’Asm svolto i necessari approfondimenti in merito al costo del personale indicato dalla controinteressata rispetto alle ore presunte, limitandosi del tutto acriticamente a prendere atto del costo complessivo indicato in 799.766,24 euro, pur in presenza di contestazioni messe a verbale dal rappresentante della ricorrente già nella seduta della Commissione giudicatrice del 12 luglio 2017.

Era tra l’altro preciso onere dell’Amministrazione verificare in contraddittorio con l’aggiudicataria anche la rilevanza della prevista clausola sociale sul costo del lavoro, verificando gli inquadramenti del personale da assorbire dal gestore uscente, pur nel contemperamento delle esigenze organizzative dell’impresa aggiudicataria ritenuto doveroso dalla giurisprudenza (ex multisConsiglio di Stato sez. V, 28 agosto 2017, n. 4079) valutando la possibilità o meno di derogare ai livelli retributivi. Tiesse s.r.l. si è invece limitata ad indicare nei giustificativi una razionalizzazione del servizio mediante integrazione tra dipendenti dell’ ASM e della Tiesse non comprovate da elementi concreti, quali – del tutto indicativamente – vantaggi fiscali o economie dovute al basso tasso di malattia del personale, utilizzo del personale proveniente dalla cooperativa Sole in altri servizi ecc.”.

Questione similare per l’altra gara di appalto la cui aggiudicazione è stata annullata, quella relativa al servizio porta a porta dei rifiuti a Terni e Narni. Ora, quindi, l’Asm dovrà rivalutare le offerte e procedere ad una nuova aggiudicazione. Salvo eventuali ricorsi al Consiglio di Stato.