Continua l’incessante e massiccia attività di verifica e controllo del personale del Commissariato di Città di Castello e del Reparto Prevenzione Crimine di Perugia, coadiuvato da altro personale specializzato appartenente al “Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Territoriale del Lavoro di Perugia – Servizio Ispezioni del Lavoro” e dalla Asl1 Umbria – Dipartimento di Prevenzione – Servizi Igiene e Sanità Pubblica e Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro”, finalizzata alla prevenzione e repressione dell’immigrazione clandestina e/o irregolare, emersione del lavoro nero e sicurezza e condizioni sui luoghi di lavoro.
Sono state effettuate alcune verifiche presso 7 laboratori di lavorazioni tessili per la produzione di camice, pantaloni e giacche, tutti gestiti da cinesi.
In totale sono stati controllati 53 soggetti lavoratori cinesi, tutti in regola con il permesso di soggiorno; 7 di loro, intenti a lavorare presso le suddette attività, non sono stati trovati in possesso di regolare contratto di lavoro, dunque “lavoratori a nero”.
Per due delle sette attività è scattata la sospensione dell’attività lavorativa fino a quando non verranno regolarizzate tutte le posizioni lavorative, pagati i contributi non versati e le rispettive contravvenzioni (1500 euro per ogni lavoratore a nero).
Inoltre, la Asl1 Umbria – Dipartimento di Prevenzione – Servizi Igiene e Sanità Pubblica e Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro” ha proceduto ai rilievi tecnici e controlli documentali di tutti i siti, riscontrando, in un caso, serie e gravi anomalie sia tecniche che igieniche; nei giorni a venire verrà emesso decreto per il ripristino dello stato dei luoghi.
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