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Lavoratori del terziario sotto alla Confcommercio, “bloccata” via Settevalli | Foto

Vogliono un contratto scaduto ormai da 4 anni, vogliono un giusto salario e la redistribuzione degli enormi profitti realizzati dalle aziende del commercio e del turismo in questi anni. Le lavoratrici e i lavoratori del terziario hanno manifestato oggi a Perugia, insieme ai sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, sotto la sede regionale di Confcommercio.

“Vogliamo accendere un faro su questi settori in cui le condizioni di chi lavora sono ormai insostenibili, mentre le aziende fanno utili da capogiro che però non vogliono redistribuire con un giusto contratto – hanno detto intervenendo al presidio lavoratrici, lavoratori e rappresentanti sindacali – L’inflazione galoppa e i salari sono fermi, per questo saremo in sciopero il prossimo 22 dicembre, insieme al resto d’Italia, e manifesteremo in migliaia a Roma per far sentire la nostra voce”. 

Sono 7 milioni nel nostro paese, oltre 50mila in Umbria, le lavoratrici e i lavoratori di questi settori, in attesa, da troppo tempo, dei rinnovi contrattuali. Lo sciopero, che si estenderà per l’intera giornata o turno di lavoro del 22 dicembre, sarà accompagnato da tre grandi manifestazioni interregionali a Milano, Roma (alla quale parteciperà l’Umbria) e Napoli, oltre a eventi specifici per le isole Sicilia e Sardegna.

Al termine del presidio di oggi a Perugia i manifestanti hanno occupato per qualche minuto via Settevalli, bloccando il traffico. “Abbiamo bisogno di alzare l’attenzione rispetto a questa clamorosa ingiustizia – hanno spiegato i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil – Il messaggio, rivolto alle associazioni imprenditoriali di settore, è chiaro: non c’è più spazio e tempo per tattiche dilatorie o espedienti volti a eludere un’assunzione di responsabilità da parte delle imprese e delle loro associazioni di rappresentanza”.