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“L’austerità ha fallito”, continua la raccolta firme per il referendum

“L’austerità ha fallito, riprendiamoci la crescita, riprendiamoci l’Europa”. Non serve molto altro per spiegare la filosofia della chiamata alla firma per far partire il procedimento referendario “Stop Austerità”. Obiettivo entro fine settembre, la raccolta delle 500 mille firme necessarie.
4 i quesiti inseriti nel referendum per abrogare alcuni passaggi della legge 243 del 2012 – Disposizioni per l’attuazione del pareggio di bilancio, più stringenti in Italia rispetto alla normativa europea che regola il Fiscal Compact. Norma, quest’ultima, che non potrebbe essere modificata da un referendum nazionale in quanto frutto di un trattato internazionale. I “4 Si” abrogativi, consultabili nello specifico sul sito referendumstopausterita.it, favorirebbero una politica economica nuova che potrebbe finalmente guardare alla crescita, all’investimento e dunque all’occupazione.
L’Umbria sembra aver accolto con favore la proposta del Referendum organizzando Il movimento nato circa 2 mesi fa, con buona partecipazione di partiti e associazioni di Sinistra. Tra questi uno dei maggiori impegni è stato messo in campo dalla CGIL regionale, che ha messo a disposizione le proprie strutture per la raccolta delle firme, con l’ambizioso obiettivo di arrivare a quota 15mila.
“Un obiettivo raggiungibile – dichiara a TuttOggi.info Mario Bravi, segretario regionale CGIL – siamo già quasi a un terzo di quanto ci siamo prefissi. Purtroppo l’Umbria ha risentito più di altre regioni del taglio sulla spesa pubblica e degli effetti del Fiscal compact. Basti pensare che gli stipendi nella nostra regione sono in media 5/6 punti percentuali più bassi, rispetto lla media nazionale”. Prova ne sono inoltre le oltre cento vertenze aperte sul territorio regionale e l’incertezza dettata dalle 42 multinazionali che tengono, a vari livelli di tensione, altrettante aziende con il fiato sospeso sulle sorti del proprio futuro lavorative. Per il resto si parla di un tessuto di piccole e piccolissime imprese che stentano a sopravvivere e mantenere i propri dipendenti.
Molte le iniziative già messe in campo per promuovere i motivi del referendum e raccogliere adesioni. Alcune con la partecipazione di personaggi di rilievo nazionale: il professor Gustavo Piga, presidente del Comitato Promotore del Referendum, e affiancato dall’onorevole Gotor (PD) in una partecipata riunione a Ponte San Giovanni una settimana fa, Curzio Maltese a Perugia, lunedì scorso che ha ironicamente invitato il premier Renzi ad aggiungere la sua firma alle liste pro referendum “Stop Austerità” in coerenza con le politiche di rilancio che sembra spingere a livello europeo. Oltre questi, molti altri incontri diffusi su tutto il territorio regionale e l’impegno di molti volontari di fronte alle fabbriche e presso i gazebo organizzati durante mercati e momenti di aggregazione.
Tra i prossimi incontri ricordiamo quello di venerdì prossimo, 12 settembre alle ore 21:00 a Perugia – Ass. Porta Santa Susanna, organizzato dall’associazione Umbrialeft al quale parteciperanno l’on Alfredo d’Attore (PD), on. Nicola Fratoianni (SEL), il professor Alberto Burgio (Rifondazione Comunista), coordinati da Alberto Giovagnoni (giornalista) e l’introduzione dell’ass. Stefano Vinti