Città di Castello

Laurea ai tempi del Covid, la tesi si discute in Biblioteca “Siamo i primi a farlo”

A Città di Castello laurea on line in Biblioteca per gli studenti al tempo del Covid. La discussione della tesi, dunque, non avverrà più nella propria stanza, vissuta in tono minore davanti allo schermo di un computer con commissione, relatore e controrelatore dall’altro lato.

La prima laurea in Biblioteca

Giulio Verini, laureando alla Università Bicocca di Milano, giovedì 25 marzo 2021 sarà infatti il primo tifernate a laurearsi on line nella Sala Conferenze della Biblioteca Carducci di Città di Castello, dopo che un pronunciamento del Consiglio comunale ha aperto a questa possibilità.

“Siamo primi in Umbria e forse in Italia”

Siamo i primi in Umbria e forse in Italia ad aprire le porte della Biblioteca comunale per discutere le tesi di laurea – dichiara l’assessore alla Cultura Vincenzo Tofanellima siamo certi che altri seguiranno questa bella iniziativa. Da quando si è sparsa la notizia, le richieste di laurearsi in biblioteca fioccano”.

Idea tutta tifernate, il protocollo

L’idea, lanciata da Giorgio Baglioni, capogruppo della Lega, è stata condivisa dal Consiglio comunale, “e subito messa in pratica dall’Amministrazione tifernate” aggiunge Tofanelli “insieme ad un protocollo rispettoso di tutte le norme anti contagio, con il contingentamento di 10 persone in presenza, tracciamento, distanziamento e sanificazione successiva in modo da mettere in sicurezza le modalità di svolgimento”.

Cornice più suggestiva per una laurea

La bellezza della Biblioteca certamente contribuirà a rendere più suggestivo un passaggio fondamentale nella vita dei ragazzi, anche se svolto da remoto, e a dare quell’aurea memorabile che di solito il giorno della laurea riveste per studente, parenti e amici. Attualmente la Biblioteca è chiusa alla fruizione diretta ma continua ad erogare i servizi di prestito, restituzione e consultazione archivi.

La soddisfazione di Baglioni

In attesa della prima tesi di laurea in Biblioteca, anche Giorgio Baglioni esprime la sua soddisfazione “per aver contributo a rendere speciale e solenne un momento che altrimenti avrebbe corso il rischio di trasformarsi in un’altra seduta di didattica a distanza”.