Laura Santi, nuovo appello: "Lo Stato mi uccide tagliandomi i fondi. Aiutatemi" - Tuttoggi.info

Laura Santi, nuovo appello: “Lo Stato mi uccide tagliandomi i fondi. Aiutatemi”

Redazione

Laura Santi, nuovo appello: “Lo Stato mi uccide tagliandomi i fondi. Aiutatemi”

Ven, 04/04/2025 - 17:06

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Un nuovo appello e una nuova denuncia di Laura Santi, la giornalista umbra affetta da sclerosi multipla, che su Facebook denuncia il taglio agli aiuti economici che le garantiscono la sopravvivenza: “Da luglio in poi sarò priva dei fondi per assistenza integrativa di cui godo dal 2017, ben 8 anni, necessaria a pagarmi sia la badante che le terapie necessarie alla mia malattia”. Tra i primi a rispondere, l’onorevole Elisabetta Piccolotti: “Abbiamo presentato, insieme alla capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera, Luana Zanella, un’interrogazione parlamentare per chiedere alla Ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, e alla Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone, di rivedere i nuovi criteri del bando Home Care Premium”.

“Da ben otto anni – spiega infatti Santi – io ho potuto vivere grazie al bando home care Premium che dà diritto a un assistenza personale oltre le ore di ASL (che sono al mattino e che non sono assolutamente sufficienti per vivere né aumentabili oltre). Con la sovvenzione di home care Premium io ho potuto avere nel corso di 8 anni e di enorme peggioramento della mia malattia un assistente personale da assumere, oltre alle terapie riabilitative sovvenzionate.ù Quest’anno l’INPS nazionale ha introdotto un nuovo vincolo molto più restrittivo per gli aventi diritto sinora. Possono accedere al bando i congiunti di pensionati pubblici che siano iscritti pure al fondo credito INPS. Così non è per me, figlia di pensionati pubblici. Così non è, per altre centinaia di utenti disabili gravi sostenuti dal bando home care Premium. Soltanto a Perugia gli utenti sostenuti da questo bando sono 500 e centinaia saranno gli esclusi. In tutta Italia gli utenti HCP si attestano sui 35 mila, chissà quanti saranno gli esclusi”.

“Da luglio di quest’anno quindi, nonostante io abbia il requisito prioritario dell’essere utente già da molti precedenti bandi, e nonostante il mio aggravamento, non godrò più di questa assistenza integrativa. Il che significa non tanto non avere un assistente personale come avete letto nelle settimane scorse (problema poi risolto). Significa proprio non avere i soldi per pagare questa assistenza. Tagliati così, dalla mattina alla sera. Da luglio io resto senza copertura per assistenza domiciliare e terapie riabilitative. E considerate che un assistente personale mi costa sui 1.400 netti in busta paga. Impossibile fare da sé. Impossibile sopravvivere..”

Lo stato, lo stesso stato che per due anni e mezzo ha voluto che io vivessi per forza e non fossi libera di morire, oggi mi sta dicendo con le sue istituzioni che non posso più vivere. Perché amici, Io ho una patologia in forma gravissima e necessito di assistenza continuativa. Chiedo aiuto a tutte le istituzioni locali. Io per vivere ce la metto tutta, anche se la mia battaglia giudiziaria per la libertà di scelta ancora non si è conclusa. Io ce la metto tutta per vivere e lo sapete. Ma oggi lo stato con le istituzioni preposte mi sta negando di fatto il diritto di sopravvivere. E ripeto: restano esclusi come me tantissimi utenti disabili gravi, sia nel nostro territorio che in tutto il paese. Chi può si attivi per aiutarci. Grazie”.

“Chiediamo – dice Piccolotti di AVS – chiarire le ragioni di questa scelta e di valutare con urgenza una revisione dei criteri, affinché nessuno venga escluso da un diritto fondamentale a causa di cavilli burocratici. Privare le persone di un’adeguata assistenza significa ledere il loro diritto alla salute e alla dignità. Le istituzioni hanno il dovere di vigilare sulla tutela dei più fragili. Se il Governo non interverrà, ci attiveremo a ogni livello per difendere questi diritti”

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