Laura Chiatti ha scoperto un paio di anni fa di soffrire di ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder, ossia il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività) e dopo che una storia su Instagram ha attirato l’attenzione dei suoi fan, in un lungo post l’attrice umbra 43enne ha rivelato più dettagli per sensibilizzare tutti su questa condizione, che non rende le persone ‘sbagliate’: “Siamo solo fatti di luce e intermittenze, e in quelle intermittenze, a volte, c’è la parte più vera di noi”, conclude infatti la Chiatti.
“Scrivo questo post perché, dopo una mia stories sull’ADHD, in tanti mi avete chiesto di parlarne.
Non è semplice per me. Chi mi conosce – la confessione dell’attrice [nella foto in evidenza, tratta da Instagram, ritratta in un selfie, ndr] – sa che non amo raccontare troppo della mia vita privata , ma questa volta ho sentito il bisogno, quasi il dovere, di condividere anche questi aspetti. Quelli meno ‘scenici’, quelli in cui la performance che ci viene sempre richiesta , ormai quasi imposta , lascia spazio alla fragilità, alla fatica, alla verità”.
“Ho sempre saputo fin da piccola – scrive ancora Laura Chiatti – di avere qualcosa che funzionava in modo diverso, ma la conferma è arrivata solo 2 anni fa, e ancora oggi sto cercando di farci pace. Perché convivere con l’ADHD , insieme a dislessia e disgrafia ,non è solo questione di attenzione o concentrazione, ma è un continuo dialogo con se stessi, tra ciò che si vorrebbe essere e ciò che si riesce a fare. Spesso sembra diventato un trend, un’etichetta leggera da indossare , ma nella realtà è un peso invisibile: la mente che corre, la fatica di seguire un discorso, le parole che si confondono, il focus che scivola via. È stancante. E col tempo, lo diventa ancora di più”.
“Dentro quella stanchezza ci sono però anche forza, creatività, e una sensibilità che non si spegne mai.
Non condivido tutto questo per cercare comprensione, ma per chi come me , ogni giorno si sente “fuori ritmo”, e prova a trovare comunque la propria melodia. Non siamo sbagliati – conclude come detto Laura Chiatti – Siamo solo fatti di luce e intermittenze, e in quelle intermittenze, a volte, c’è la parte più vera di noi”.