Al centro di una rete di spaccio di sostanze stupefacenti, soprattutto nei confronti di ragazzi minorenni. Era questa l’attività principale del pericoloso latitante che ieri mattina, dopo alcuni mesi di assenza da Città di Castello, è stato arrestato dalla Polizia tifernate.
L’uomo, un 45enne extracomunitario di origine tunisina giunto in città da circa un anno e mezzo, si era subito conquistato una rilevante supremazia rispetto ad altri spacciatori, anche connazionali, ricorrendo spesso ad atti intimidatori violenti. Dopo aver guadagnato alcune piazze di spaccio, si era anche reso protagonista di una serie di furti ai danni di abitazioni ed autovetture per finanziare la propria attività delittuosa.
Le indagini hanno appurato che l’uomo spacciava spesso all’esterno di alcuni istituti scolastici, sia di primo che di secondo grado, nel centro abitato di Città di Castello. Dopo il suo arrivo in città era stato subito oggetto di attenzione investigativa da parte della Polizia, che nel giro di qualche mese, ne aveva richiesto l’arresto alla Procura. Con precedenti penali quali la detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione abusiva di armi ed una pena scontata per omicidio, il tunisino era da tempo osservato speciale.
Per sfuggire all’arresto, però, il 45enne si era reso irreperibile, trascorrendo parte della latitanza in Olanda e Germania per qualche mese. Sicuri che sarebbe ritornato dalla madre e dalla sorella ancora residenti in città, tradito dal desiderio di rivedere la famiglia, gli agenti del Commissariato hanno controllato le abitazioni, sino a quando nella prima mattinata di ieri (martedì 25 novembre), l’uomo è comparso a casa della madre come previsto.
Immediato l’arresto e la traduzione al carcere di Capanne. Al tunisino sono stati contestati altri reati e notificati atti amministrativi, tra cui il rifiuto del rinnovo del permesso di soggiorno e la contestuale espulsione. Per tale motivo, espiata l’eventuale pena, verrà immediatamente espulso con accompagnamento coatto alla frontiera.