Foligno

L’Ati 3 Umbria presenta esposto nei confronti di Presenzini per diffamazione aggravata

L’assemblea dei sindaci dell’Ati3 Umbria, in seguito alla seduta del tre ottobre scorso, ha dato mandato al presidente Fabrizio Cardarelli, di presentare un esposto per diffamazione aggravata a mezzo stampa, salvo eventuali altri reati, nei confronti di Sauro Presenzini, per affermazioni ritenute lesive dell’onore e dell’immagine dello stesso ente.

L’Ati 3 Umbria ha inoltre deciso di richiedere alla consigliera regionale Maria Grazia Carbonari, sempre tramite legale, di indicare con precisione quali siano ‘i soggetti legati alla politica che riescono a garantirsi enormi profitti’ così come affermato dalla stessa in un comunicato stampa. In caso di mancata o non soddisfacente precisazione – si legge nella delibera – non si esclude di procedere con esposto legale.

L’assemblea dei sindaci dell’Ati 3 Umbria, ha invitato anche la Vus Spa ed il Comune di Foligno a procedere allo stesso modo, considerando che alcune affermazioni hanno leso l’onorabilità dei rispettivi enti.

“L’Ati 3 Umbria, con questa scelta, voluta e condivisa dai sindaci del comprensorio del Folignate, dello Spoletino e della Valnerina, intende solo e soltanto difendere la propria immagine ed onorabilità, nell’assoluto e dovuto rispetto dei cittadini contribuenti  – tiene a precisare il presidente Fabrizio Cardarelli – ed anzi, siamo talmente sicuri di aver trattato in maniera ineccepibile e trasparente l’intera vicenda relativa alla realizzazione del biodigestore, che siamo proprio noi stessi a chiedere alla magistratura di fare massima chiarezza, spazzando via il fango che ci è stato gettato addosso in questi mesi”.

“La campagna di disinformazione e denigrazione delle istituzioni – prosegue la delibera dell’Ati 3 Umbria – si basa su una strategia comunicativa che, da una parte diffonde notizie false ed allarmiste senza alcuna prova oggettiva di quanto affermato, e dall’altra diffonde illazioni ed insinuazioni tese a screditare l’operato imparziale, e nell’esclusivo interesse pubblico, della pubblica amministrazione”.

L’Ati 3 la considera pertanto “una campagna mistificatrice e denigratoria, adombrando che l’unico scopo delle istituzioni coinvolte sia quello di favorire privati contro l’interesse pubblico”: ora quindi la questione passa dalle sedi istituzionali a quelle legali.

Stando a quanto evidenziato nella delibera dei sindaci inoltre, il presidente provinciale del Wwf Sauro Presenzini, sembrerebbe svolgere o comunque aver svolto attività politica in nome e per conto del Movimento 5 stelle, e questo sarebbe in contrasto con lo statuto dell’associazione ambientalista.