Come prevenire e come gestire un'emergenza chimica, biologica, radiologica o nucleare? E’ stato questo il tema di un seminario promosso dall'associazione culturale I Cento Comuni all'interno della scuola di polizia Rolando Lanari, che ancora una volta ha manifestato la sua disponibilità ad ospitare iniziative formative e di riflessione. Proprio alla direttrice dell'istituto, la dottoressa Teresa Bifulco, ed alle associazioni ed istituzioni interessate, è andato il plauso ed il ringraziamento del presidente dell'associazione Manrico Profili.
Vari gli interventi tecnici che si sono susseguiti su quello che, è stato spiegato, non è un settore di nicchia ma un tema di interesse comune nel momento in cui ci si relaziona con la realtà, ci si confronta con il mondo industriale, con il sistema di trasporto di sostanze particolari. In particolare il dottor Fabio Radaelli, esperto nella gestione delle emergenze Cbrn, ha spiegato gli scenari di rischio chimico, partendo dall'incidente italiano di Seveso, nel 1976, dal quale hanno preso spunto una serie di direttive europee sulle aziende ad alto rischio. Lo stesso docente ha affrontato anche il tema della pianificazione nazionale, illustrando concretamente cosa avviene in caso di catastrofi o attentati.
Si è concentrato invece sulle procedure di protezione il dottor Tony Bonitatibus, specialista di questo tipo di dispositivi, mentre il dottor Giuseppe Morelli, esperto nella pianificazione ospedaliera ed extra ospedaliera e negli interventi relativi a situazioni di maxi emergenza in caso di catastrofi ed incidenti maggiori, ha affrontato la questione dal punto di vista medico. Infine ha portato il suo contributo anche il responsabile del pronto soccorso di Spoleto, il dottor Giorgio Nicolic, che ha focalizzato la sua attenzione sul piano previsto rispetto ad un'azienda chimica cittadina.