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L’assessore all’urbanistica di Spello replica al consigliere regionale “No ai manufatti provvisori in terreno agricolo”

“No ai manufatti provvisori in terreno agricolo”. Ad affermarlo è l’assessore all’urbanistica del Comune di Spello Omero Caroli che ribadisce la sua posizione nettamente contraria alla proposta di legge a firma della consigliere regionale Monacelli e quella a firma dei consiglieri regionali di maggioranza Smacchi, Barberini e Galanello. Entrambe le proposte, trattando lo stesso argomento, sono state unificate in un’unica discussione: “Realizzazione di manufatti provvisori in area agricola”.
Afferma l’assessore Omero Caroli: “Se dovesse essere approvata una norma del genere sarebbe la fine del nostro paesaggio rurale. Una scelta incosciente con conseguenze apocalittiche. Il territorio rurale regionale, visto la tipologia delle proprietà dei fondi che sono normalmente piccoli appezzamenti, sarebbe invaso dall’ inserimento di piccoli manufatti. Il paesaggio rurale umbro ha subito già una pesante trasformazione con la legge che ha consentito il prolificarsi delle case sparse in territorio agricolo senza curarsi più di tanto del giusto inserimento”.
L’assessore Omero Caroli precisa che queste proposte hanno visto spaccato anche il Consiglio delle Autonomie Locali che nel verbale di sintesi esprime il parere prevalente e al punto b) è scritto testualmente: “considerare inadeguati i due disegni di legge ad affrontare le problematiche….invitando di non procedere da parte del consiglio regionale alla loro approvazione”.
“ L’Umbria – spiega l’assessore – ha norme valide per la pianificazione urbanistica del territorio in particolare la legge 31 e la legge 11. I comuni non possono andare in deroga alle normative regionali anzi, i Piani Regolatori devono essere sempre adeguati anche alle norme del PTCP della Provincia. Un’ottima scelta è stata anche quella di non consentire nel condono edilizio del 2004 sanatorie in zona rurale. Inoltre non si dovrebbe mai consentire l’inserimento di manufatti in legno nel nostro territorio, ma farlo in altro territorio ed in altre Regioni”.
Conclude l’assessore Omero Caroli: “Non sono certamente reali le motivazioni addotte nelle relazioni di presentazione alle proposte di legge. Con i tempi che corrono nessuna persona lascerebbe senza sorveglianza i propri animali da cortile, nientemeno i cavalli, e nessuno lascerebbe i propri attrezzi da lavoro nei manufatti in balia di ladri e quindi nella reale possibilità di non trovare più nulla. Dimenticavo, dopo il manufatto sicuramente verrà anche la recinzione”.