Rugby Perugia denuncia: la concessionaria dell'impianto non rispetta i termini della convenzione con il Comune | Zuccherini (Pd): va trovata una collaborazione
E’ scontro sul campo da rugby di Pian di Massiano. E non per le mischie di gioco. Nelle quali, pur nella vigoria degli interventi, non viene mai meno, tradizionalmente, il rispetto per gli avversari.
La Rugby Perugia Junior denuncia di non avere accesso all’impianto comunale, affidato, all’esito di una gara, alla Rugby Perugia aadrl (Cus Perugia), società di capitali che lo ha ricevuto in consegna a maggio scorso.
La Convenzione con il Comune prevede che alle altre società che ne fanno richiesta venga assicurato almeno il 20% dell’orario complessivo settimanale. E, soprattutto, che la programmazione del gestore garantisca la massima utilizzazione dell’impianto.
La denuncia della Perugia Rugby: perché il campo viene lasciato vuoto?
“Ma da quando il campo è tornato nella mani della ACEA Rugby Perugia ssdrl (gli stessi dirigenti della Rugby Perugia asd, già concessionaria del campo nel 2018, poi soppressa dalla nuova dirigenza) l’impianto è diventato di fatto proprietà privata esclusiva del gestore” denuncia il la Rugby Junior Perugia asd. Che sin da giugno di quest’anno aveva fatto richiesta di utilizzo del campo, come avvenuto negli scorsi anni, in tempi e modi tali “da non arrecare danno né pestare i piedi a nessuno”. L’impianto è infatti grande (dispone di 3 campi e 4 spogliatoi) e c’è dunque spazio per tutti. Tant’è, viene sottolineato, che la scorsa stagione, con gestione diretta del Comune, c’è stata tranquilla convivenza di entrambe le associazioni, senza nessun problema.
Quest’anno nessuno spazio è stato concesso allo Junior e il campo rimane miseramente vuoto e inutilizzato tutti i pomeriggi della settimana, almeno fino alle 18, dal lunedì al venerdì di tutte le settimane. Gli allenamenti pomeridiani, che da anni lo Junior svolge nell’impianto, quest’anno non si sono mai svolti al campo Rugby, costringendo la società a reperire spazi di fortuna e scomode sistemazioni alternative che non risolvono il problema.
“Tutto questo, oltre che scorretto e antisportivo – denuncia ancora la Rugby Junior – è del tutto illegittimo. Non c’è nessun appiglio che possa permettere al gestore di tenere un campo pubblico chiuso per dispetto quando altri cittadini ne fanno regolare richiesta”.
Ma non è il primo scontro nel rugby perugino. Già quattro anni fa, per gli stessi motivi, la Rugby Perugia si rivolse alla giustizia, ottenendo soddisfazione in due gradi di giudizio, “nell’inerzia colpevole, anche allora, dell’ente pubblico”. Nonostante le numerose segnalazioni fatte al responsabile comunale Sport Paolo Felici, all’assessore Pastorelli e al sindaco Romizi. “Quello che rimane scandaloso e incomprensibile – accusa la Rugby Perugia – è l’atteggiamento passivo e complice del Comune di Perugia, che non perde occasione di vantare le sue eccellenze in campo sportivo”.
Nonostante la riunione fatta ad agosto infatti, nella quale erano state date assicurazione, con la mediazione del Comune, che la questione sarebbe stata definita, nulla è cambiato. E così il campo resta vuoto, lasciando fuori quasi 200 ragazzi appartenenti alla più grande realtà di minirugby regionale.
Pd e IPP portano il caso rugby in Comune
La vicenda approderà ora a Palazzo dei Priori. Lunedì è infatti in programma la discussione su questo tema. I gruppi consiliari Pd e IPP hanno infatti depositato in Commissione controllo e garanzia un atto per fare luce e chiedere la corretta attuazione della convenzione per la gestione del campo da Rugby di Perugia.
Il consigliere del Pd Francesco Zuccherini ricorda l’importanza del rugby, per i risultati agonistici raggiunti a Perugia, ma soprattutto per i tanti bambini e giovani che praticano questo sport che educa al rispetto dell’avversario: “Il lavoro svolto dalle varie società cittadine – ricorda – è stato certamente fondamentale per la diffusione e la pratica dello sport. Proprio per questo, l’attenzione alla gestione delle strutture sportive assume una importanza maggiore e strategica”.
Lunedì il confronto
“In questo contesto – afferma Zuccherini – le richieste del Rugby Junior Perugia a vedersi garantito il corretto utilizzo del campo e il rispetto della Convenzione e del principio del massimo utilizzo degli spazi pubblici, vanno sostenute, sperando in una fattiva collaborazione tra le varie associazioni sportive presenti nel territorio, che insieme svolgono un’importante attività in favore del rugby. Lunedì – conclude l’esponente dem – avremo modo di mettere a confronto queste realtà, insieme al Comune di Perugia, che necessariamente deve svolgere il proprio compito, in qualità di titolare degli impianti sportivi cittadini, compreso il campo da rugby di Pian di Massiano”.