Creare una rete di città italiane ed europee nel nome di Celestino V e dell’operato svolto dai monaci celestini nel corso dei secoli. È questo in sintesi il progetto avviato nei giorni scorsi nel corso del primo Forum delle città celestiniane, svoltosi a L’Aquila nell’ambito delle celebrazioni per il settimo centenario della canonizzazione del santo avvenuta nel 1313 ad Avignone. Una due giorni in cui c’è stato un grande successo di partecipazione: ben venti delegazioni e più di cinquanta partecipanti tra cui anche la città di Norcia con una delegazione formata dal sindaco Gian Paolo Stefanelli, dal priore del monastero di San Benedetto Padre Cassian Folsom e dagli storici Romano Cordella e Rita Chiaverini. “Norcia – ha detto il sindaco Stefanelli – rientra a pieno titolo in questo progetto di grande spessore culturale e di profondo significato per le molteplici testimonianze celestiniane presenti in loco visto che il monastero di San Benedetto per lunghi secoli ha registrato la presenza di monaci celestini francesi ed italiani, e questo fino alle soppressioni napoleoniche del 1810. Condividendo pienamente questo progetto, portato avanti con determinazione e passione da Lelio De Santis, assessore al turismo del comune aquilano, è nostra intenzione stringere ulteriormente i rapporti con la città de L’Aquila e le altre città celestiniane, concordando e promuovendo iniziative specifiche non solo per valorizzare la figura di Celestino V e dei monaci celestini ma anche per instaurare e/o rafforzare importanti relazioni sociali ed economiche per il futuro”. Molto importante la parte storica e culturale del convegno, oltre che religiosa, curata dagli interventi di relatori esperti: il vescovo di Sulmona, Mons. Spina; il vescovo vicario di Isernia, Mons. Palumbo; la prof.ssa Stefania Di Carlo; il presidente del Centro Studi Celestiniano, Floro Panti; il prof. Romano Cordella e la dott.ssa Rita Chiaverini, storici nursini; la direttrice degli affari culturali di Limay, Elodie Bergeron; il vescovo ausiliario Mons. Giovanni D’Ercole; il vescovo Mons. Giuseppe Molinari; padre Quirino Salomone e tutti i relatori dei comuni partecipanti che hanno raccontato, nella loro testimonianza, il legame storico esistente tra le loro città e Celestino V. Il Forum, inoltre, svoltosi nel centro de L’Aquila, nel restaurato Palazzetto dei Nobili, ha permesso a tutti i partecipanti di toccare in maniera diretta il dramma e gli effetti ancora evidenti del terremoto del 6 aprile 2009 ma anche di scoprire le tante potenzialità e la forte volontà di rinascita che la città esprime.