Dopo le positive esperienze delle edizioni 2008 e 2009, si è svolto stamattina, presso l'aula magna dell'Istituto Tecnico Industriale di Spoleto, il terzo convegno medico-sportivo organizzato dalla società Asd Volley Spoleto del presidente Mauro Storri.
Il titolo di questo terzo appuntamento era “Prevenzione, gestione e cura dell'apparato cardio-respiratorio in allenamento”. Gli organizzatori hanno infatti deciso, dopo aver trattato negli anni passati temi come l'allungamento e l'elasticità muscolare, di soffermarsi quest'anno sull'argomento “cuore”. Ad assistere al convegno, un foltissimo e piuttosto chiassoso gruppo di classi di scuole superiori e medie, più alcuni esperti del settore, tra cui fisioterapisti, studenti di Scienze Motorie e tecnici.
Nel suo intervento introduttivo, il presidente Storri ha ringraziato i presenti e si è proiettato già verso il futuro, annunciando che il convegno sarà replicato anche nel 2011, con il tema centrale che probabilmente sarà l'alimentazione. Poi, la parola è passata ai rappresentanti delle istituzioni e dell'Asl locale. Sono intervenuti gli assessori del comune di Spoleto Cerasini (tra l'altro ex nuotatore agonista) e Vargiu, il consigliere provinciale Laura Zampa, nella duplice veste di rappresentante politico e insegnante di educazione fisica, e il dottor Luca Sapori, direttore sanitario del Presidio Ospedaliero di Spoleto. Gli interventi hanno avuto il medesimo filo conduttore, quello dell'importanza di praticare sport per il proprio benessere psico-fisico e per il valore di aggregazione sociale che può rivestire, specialmente per i giovani. Inoltre, come sottolineato dalla professoressa Zampa, la capacità di affrontare la fatica nello sport prepara i giovani a sostenere altri tipi di fatica, quelli che troveranno una volta entrati nel mondo del lavoro.
Più tecnici e dettagliati sono stati gli interventi dei relatori del convegno. Marco Emili, fisioterapista, ha parlato del cuore e del suo funzionamento, illustrando i fattori che possono aumentare il rischio di contrarre patologie cardiache: fumo, stress, obesità, alimentazione scorretta, sedentarietà; contrapponendo ad essi i rimedi che possono ridurre questi rischi, come una regolare attività fisica aerobica (corsa, nuoto, bicicletta, marcia) unita ad un'alimentazione equilibrata.
Più articolato e tecnico l'intervento del dottor Giorgio Maragoni, cardiologo, che ha cercato di spiegare il concetto di ipertrofia ventricolare partendo dall'analisi del comportamento del cuore degli atleti che praticano sport di resistenza. Maragoni ha posto l'accento sui rischi di un'attività agonistica esagerata, portando esempi di atleti di alto livello costretti ad interrompere bruscamente l'attività a causa di patologie cardiache dovute ad un ingrossamento delle membrane del cuore. L'ultimo relatore è stato Luca Capoccia, fisioterapista e diplomato Isef, che ha parlato più approfonditamente della resistenza e della teoria e metodologia dell'allenamento aerobico.
Al di la delle specificità tecniche di ognuno, da tutti gli interventi è emerso un dato certo: lo sport è un validissimo strumento per il raggiungimento del benessere psico-fisico, ma l'agonismo estremo e non controllato può diventare uno dei rischi più gravi per la salute delle persone.
