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Landini contro Meloni “Lavorare da malati? Da premier atto di bullismo”

(Adnkronos) – Il leader Cgil Maurizio Landini, oggi alla manifestazione nazionale dei sindacati Tpl organizzata davanti al Mit in occasione dello sciopero, attacca dopo le parole della premier sul lavorare pur stando male. “Quello di Meloni – dice – è un atto di bullismo. Un presidente del Consiglio a volte prima di dire le cose è meglio ci pensi, perché messa in questi termini è un attacco a chi quei diritti ogni giorno li vede messi in discussione o addirittura non ce li ha perché è precario”, ha spiegato Landini. “Quando parlano di salute vorrei ricordare che alla Presidenza del Consiglio c’è addirittura una sede per curare quelli che ci sono, non tutti hanno il medico sotto casa e la possibilità di essere curati e mi chiedo, ha presentato il certificato lei?”, insiste il segretario. 

Le parole del leader Cgil arrivano dopo un siparietto di ieri a Un Giorno da Pecora con protagonista Marco Osnato, deputato Fdi. “Come sto? Male in verità ma non avendo particolari diritti sindacali sono a Budapest per il Consiglio europeo a fare il mio lavoro”, la risposta della premier Giorgia Meloni al messaggio, mandato in diretta su Rai Radio1 al deputato che le aveva domandato, su richiesta dei conduttori Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, come si sentisse dopo l’influenza che l’aveva colpita nei giorni scorsi. 

“Rilancio con forza la rivolta sociale. Continuo a pensare che di fronte a quello che sta succedendo c’è n’è assolutamente bisogno delle persone, perché la libertà delle persone oggi è messa in discussione”, ha poi continuato Landini. “Ci siamo rotti anche le scatole, perché non è più accettabile che quelli che tengono in piedi questo Paese siano quelli che non sono ascoltati e che non vengono adeguatamente rappresentati”, ha incalzato il segretario. 

“Abbiamo dati ottimi, adesioni oltre il 90% dello sciopero. Credo che sia una notizia molto importante, è evidente che quello che sta succedendo è la richiesta molto precisa di aumentare le risorse”, ha detto ancora Landini. E si rivolge al governo quando dice che “le risorse stanziate dentro la legge di bilancio, totalmente insufficienti per rinnovare il contratto. Sono anni che stanno tagliando in questi settori e allo stesso tempo c’è un atteggiamento delle imprese non accettabile, perché non stanno facendo quello che deve essere fatto”.