L’Asssociazione nazionale dei comuni italiani dell'Umbria, a sostegno delle amministrazioni umbre, si impegnerà affinché l’Anci nazionale solleciti il governo ad accelerare i tempi di erogazione delle risorse che non possono essere anticipate dai comuni, mentre vigilerà sui territori che si sono resi disponibili affinché non siano lasciati soli, richiamando l’attenzione e il sostegno delle istituzioni maggiori e offrendo ai territori strumenti utili ad avviare percorsi d’integrazione necessari, seppur in una situazione di permanenza provvisoria.
Secondo l'Anci regionale, “forte e immediata è stata la risposta di alcune municipalità umbre, che in poche ore si sono attivate in stretta collaborazione con le associazioni presenti sul territorio, per mettere a disposizione immobili comunali o quanto altro era possibile offrire per la prima accoglienza dei 328 profughi provenienti dal Nord Africa che sono arrivati in Umbria. L’Anci Umbria insieme alla regione, all’Arci, alla Caritas e alla Protezione Civile ha lavorato nei giorni scorsi affinché la distribuzione degli immigrati del Nord Africa avvenisse in modo equo su tutto il territorio regionale, evitando concentrazioni di massa in particolari zone. Il giorno dopo l’accoglienza molte sono le preoccupazioni che provengono dai territori ospitanti e che riguardano in particolar modo le risorse necessarie all’assistenza e alla gestione delle persone accolte.