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Lampi di luce. Hugues Leclere a Terni per l’Araba Fenice

Un programma straordinario a cavallo fra il romanticismo impetuoso di Liszt e l’impressionismo musicale del celebre Debussy. Domenica 27 gennaio a Terni presso l’Auditorium Gazzoli alle 17.30, un’altra prima assoluta per l’Araba Fenice che avrà ospite nella propria Stagione il pianista francese Hugues Leclère.

Leclère che si esibirà per la prima volta nella città del drago, eseguirà come detto, una parte in onore al più importante compositore francese impressionista della storia, Claude Debussy. Egli suonerà al pianoforte l’intero Primo Libro dei Preludi, un’opera composta da dodici brani in cui Debussy creò un’autentica visione ed una serie di evocazioni di varie atmosfere tese a suscitare nell’ascoltatore una identificazione con il tema scelto. Debussy titolò i Preludi, poichè essi sono effettivamente dei preludi a qualcosa: una serie di preannunci del sorgere di una sensazione nella mente del compositore, che poi l’ascoltatore può prolungare dentro se stesso sulle ali della fantasia e dell’immaginazione.

Un’opera che è un vero capolavoro d’inizio ventesimo secolo. Parigino, Hugues Leclère entra al Conservatorio Nazionale Superiore di musica di Parigi, dove ottiene tre “Primi Premi” all'unanimità in pianoforte, analisi musicale e musica da camera. Egli ha una vastissima esperienza internazionale come solista, sia in Francia: Città della Musica, Festival di Ile de France, Festival Présences de Radio France, Riom, Boucard, Pierrefonds, Flaine, Melle, La Prée, Musique en Albret, Abbaye de Sées, Mazaugues, Chateauneuf du Pape, negli USA in Illinois e Bloomington University di San Antonio, e poi in Giappone, Cina, Paesi Bassi, Germania, Marocco, Bielorussia, Spagna e Portogallo. Non Solo egli ha suonato con prestigiose orchestre, tra le quali citiamo l'Orchestra Sinfonica di Nancy, la Camerata dei Berliner Philharmoniker, l'Orchestra di Minsk, l'Orchestra di Timisoara, l'Ensemble Itinéraire, l’Orchestra della Radio Nazionale Ceca, i Solisti di Napoli, sotto la guida di direttori quali Jaques Mercier, J.Pierre Wallez, Pavel Valek, Mikhail Shcherbakov e altri. Nella seconda parte del concerto, Leclère , darà sfoggio di tutto il suo virtuosismo e tecnicismo attraverso due opere composte da Franz Liszt. Prima Funérailles dall’introduzione in cui sembrano apparire squilli di trombe e rulli di tamburi fino a un crescendo finale, per poi chiudersi in un rimbombo dei bassi fino all’improvvisa chiusura in accordi in staccato. E poi il diabolico Mephisto Walzer il cui inizio descrive efficacemente i mitici “colpi d’archetto” del violino del diavolo che annunciano il “tema di Mefistofele” un vero vortice pirotecnico di note che sfocia dopo una serie di variazioni nella veemente coda finale. Hugues Leclère ha un ruolo importante nella vita artistica contemporanea: lavora con molti compositori e contribuisce alla creazione di nuove opere. A lui sono state dedicate numerose nuove composizioni contemporanee.

Comunicato stampa a cura de Araba Fenice Terni