In porta a 75 anni: in attesa di scoprire se sarà un record mondiale, Lamberto Boranga, portiere umbro di 75 anni (è nato a Foligno il 30 ottobre 1942), cresciuto a Perugia ed esordiente in A con la Fiorentina, tornerà a giocare con la Marottese Calcio.
L’annuncio arriva dalla pagina Facebook della compagine marchigiana: “La ASD Marottese è orgogliosa di annunciare l’ingresso nella sua rosa del grande Lamberto Boranga, portiere umbro di 75 anni che ha fatto dello sport la sua filosofia di vita. Un esempio per tutte le giovani generazioni per dedizione alla pratica sportiva e per la voglia di esplorare continuamente i suoi limiti, per poi superarli. Medico di professione, ama il suo lavoro, così come ama l’attività fisica: calcio, nuoto, atletica, ciclismo, palestra. Ed è proprio questo il segreto per una vita sportiva così longeva. Fare quello che si ama, farlo sentendosi felici e vivi, praticarlo con passione e amore. Un modello di vita, sportiva e non, che lui ha sempre seguito e che oggi gli permette di fare quello che ama con lo stesso entusiasmo e le stesse emozioni di quando per la prima volta è sceso su un campo da calcio”.
La Marottese ricorda anche i legami di Lamberto Boranga con Marotta: da bambino il portiere veniva al mare nelle Marche “ed è qui che un signore romano, vedendolo tuffare in acqua, gli disse che sarebbe diventato un grande portiere. Lo sapete chi era quel signore?”, si chiede la pagina facebook della squadra, per poi rispondere “Nando Martellini! La Marottese condivide gli stessi valori e obiettivi del grande Lamberto Boranga: e non vediamo l’ora di averlo con noi allo Stadium di Marotta!”.
La Marottese, seconda nel campionato di terza categoria dove milita, ha spiegato di aver scelto Boranga perché “ci serviva un portiere d’esperienza e abbiamo pensato a Boranga, che ringraziamo per la sua disponibilità. Ora appena sarà pronto lo faremo debuttare!”. Il portierone non rimarrà ovviamente in campo 90 minuti, ma qualche minuto lo disputerà sicuramente. “Cosa si prova a 75 anni a tornare in campo? Le stesse sensazioni di quando giocai sempre in Terza, sotto falso nome, ero troppo giovane… 15 anni, non potevo giocare. Si prova emozioni passioni divertimento. Nessuna sfida, io sono fatto così, perché mi manca l’agonismo”, dice Boranga alla Nazione Marche.