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L'aeroporto San Francesco di Assisi torna tra i 31 scali di rilevanza nazionale / Mencaroni: “Ora si pensi all'Alta velocità”

“Quando le Istituzioni riescono a fare sistema, a condividere programmi, azioni e indirizzi, allora ogni obiettivo può essere raggiunto. Se l’Aeroporto “San Francesco d’Assisi” è stato reinserito tra gli scali di “rilevanza nazionale”, con tutto ciò che comporta in termini di rilevanza strategica e dunque di potenzialità di sviluppo, è indubbio che lo si deve all’iniziativa unitaria, ferma e determinata, che ha coinvolto tutte le Istituzioni regionali, a tutti i livelli di rappresentanza, competenza e responsabilità e i parlamentari umbri impegnati nei loro ruoli chiave, anche a livello governativo”. Con queste parole Giorgio Mencaroni presidente della camera di Commercio di Perugia interviene sulla questione dell'aeroporto.

La Camera di Commercio di Perugia, che è il principale azionista della Sase, la società di gestione del “San Francesco di Assisi”, nel gennaio scorso aveva chiamato alla mobilitazione le Istituzioni regionali contro il Piano Nazionale per lo sviluppo aeroportuale varato dal Ministro Passera e che escludeva il nostro Aeroporto dalla fascia degli Scali a “rilevanza nazionale”. “La risposta è stata forte ed efficace, proprio perché unitaria – spiega Mecaroni – il valore del “San Francesco” è indubbio e non poteva essere accettato un trattamento in piena contraddizione con la linea ampiamente condivisa di un “aeroporto di rilevanza nazionale per ogni territorio”.

“Ma per l’Aeroporto, la partita non è chiusa – conclude Mencaroni – dobbiamo proseguire nell’azione di pressione per il definitivo rilascio della Concessione Enac, deliberato dall’ente, ma in attesa di firma al Ministero dell’Economia. Senza dire degli interventi per il miglioramento dell’accesso allo scalo e l’intermodalità, tra cui l’ipotesi progettuale per una connessione ferroviaria con l’Alta Velocità”.