Ladri a caccia di libri antichi, monete e oggetti artistici realizzati nei secoli scorsi, anche beni archeologici. Cercati nelle chiese, nelle librerie, nelle ville e case di campagna isolate.
Nell’ultimo anno sono stati 12 i furti denunciati in Umbria su cui hanno indagato i carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale. Spesso il furto, soprattutto per i beni culturali archivistici e bibliografici, il cui mercato rimane molto florido vista la nutrita schiera di appassionati, viene scoperto solo dopo l’individuazione ovvero il ritrovamento del bene culturale indebitamente sottratto. In altri casi si tratta di furti commessi da ladri che si introducono in “seconde case”, sovente ubicate in zone isolate del territorio ed utilizzate solo in particolari periodi dell’anno; qui il reato viene scoperto nel momento in cui i proprietari tornano per trascorrervi qualche giorno di vacanza.
Dal riscontro con la banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti si rilevano due furti che riguardano sottrazioni verificatesi in danno di archivi e biblioteche pubbliche o ecclesiastiche; due furti avvenuti in abitazioni o pertinenze private; tre furti perpetrati in danno di luoghi di culto (chiese, santuari o luoghi espositivi devozionali).
Da parte delle forze dell’ordine – evidenziano i carabinieri – non è comunque mai venuta meno l’azione preventiva, soprattutto nella considerazione che l’Umbria rimane pur sempre un territorio “appetibile” per la sua posizione geografica, essendo collocata al centro di una più vasta area particolarmente ricca di beni culturali conservati nelle numerose realtà religiose (chiese, conventi, piccoli ma non meno importanti, santuari, edicole votive), oppure ancora celati in luoghi archeologicamente inesplorati, “obiettivi” importanti sotto il profilo storico-culturale, sovente ubicati in zone rurali, montane o comunque poco frequentate e molto difficili da sorvegliare, dove trovano dimora manufatti pregiati, non sempre conosciuti e di facile sottrazione da parte di malintenzionati.
I dati relativi alle attività di contrasto condotte da parte dei carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Perugia, con competenza areale sull’intera regione Umbria, contemplano il recupero di beni antiquariali, archivistici, librari e archeologici, il cui valore complessivo è stato stimato in circa 7.000,00 euro. Inoltre, sempre nel contesto di sviluppi investigativi conseguenti controlli amministrativi di esercizi commerciali di settore, compreso il monitoraggio delle sempre più numerose e sfruttate vendite On-Line, sono state individuate e sequestrate opere contraffatte falsamente attribuite ad artisti contemporanei per una stima economica di euro 310.000.
Nel 2023 risultano:
• denunciate all’Autorità Giudiziaria 80 persone;
• controllati:
• 998 beni nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti;
• 140 esercizi antiquariali e commerciali;
• 77 mercati e fiere del settore;
• recuperati:
• 94 beni antiquariali, archivistici e librari;
• 340 reperti archeologici di cui 190 integri e 44 relativi a numismatica archeologica;
• sequestrate 6 opere d’arte contemporanea contraffatte.
Il Nucleo TPC di Perugia inoltre, operando in stretta collaborazione con le altre componenti dell’Arma (Territoriale, Carabinieri Forestali, 16° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Rieti, Elinucleo di Roma Urbe Forestali) ed avvalendosi, per la specificità della materia, del supporto tecnico-scientifico dei funzionari del Ministero della Cultura in servizio presso le Soprintendenze Archeologia Belle Arti e Paesaggio e Archivistica e Bibliografica, ha espletato le proprie attribuzioni in tema di salvaguardia del patrimonio culturale, anche attraverso il monitoraggio dei siti archeologici, delle aree di interesse paesaggistico nonché dei vari siti UNESCO ubicati nel territorio. Nell’individuazione dei siti e delle aree d’interesse culturale oggetto delle verifiche, il personale del Nucleo si è avvalso dell’importante supporto tecnico delle Banche Dati del Ministero della Cultura “Vincoli in rete” e “Sitap”, e dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro, “Carta del Rischio”, in base alle quali è stato possibile individuare e controllare, nel corso di “servizi dedicati”:
• 100 siti tutelati da vincoli paesaggistici e monumentali;
• 114 aree archeologiche.
Nell’ambito del più ampio contesto dei contributi che l’Arma dei carabinieri fornisce per la “Formazione della cultura della legalità”, il Nucleo TPC di Perugia, nel 2023, è stato coinvolto in varie iniziative divulgative, partecipando ad incontri in favore di istituti scolastici, università ed associazioni culturali, per raccontare il lavoro dei “Detective dell’Arte” illustrandone competenze, attribuzioni nonché le numerose attività ad oggi condotte sia in ambito nazionale che internazionale.
Nel novero dei compiti assegnati al Comando TPC figurano anche gli interventi preventivi finalizzati a sensibilizzare gli operatori dei settori museale e bibliotecario (pubblici o privati), volti a migliorare la sicurezza dei luoghi espostivi ove trovano custodia numerosi fra i più importanti beni culturali che costituiscono il “Patrimonio Nazionale”. A tale proposito, in virtù degli accordi di collaborazione esistenti con riferimento alla sicurezza anticrimine nei musei, sono state eseguite 5 verifiche in favore di strutture museali, di biblioteche e Archivi di Stato, riscontrando una generale buona condizione delle misure di sicurezza in riferimento ai contenuti della pubblicazione “La sicurezza anticrimine nei musei” edita in collaborazione tra il MiC, l’ICOM e il Comando Carabinieri TPC, quale utile ausilio per gli operatori del settore.