Nuovo corso per l'Accademia Spoletina, erede dell'antica accademia degli Ottusi. Per la prima volta nella sua storia secolare l'incarico di presidente è stato affidato ad una donna: è Liana Di Marco eletta nei giorni scorsi dal consiglio direttivo, rinnovato anche questo, e composto da Marta Bartoli, Filippo de Marchis, Liana Di Marco, Gioia Filocamo, Lamberto Gentili, Maurizio Hanke, Paolo Morichini, Giovanna Sapori e Bruno Toscano. Liana Di Marco, insegna attualmente Storia dell'arte presso il liceo classico di Spoleto “Pontano – Sansi”. Studiosa di storia e archeologia ha al suo attivo numerose pubblicazioni scientifiche tra cui il volume “La traversa nazionale interna di Spoleto: un intervento urbanistico ottocentesco”, pubblicato nel 1982 e testo fondamentale per la conoscenza della storia della città.
ACCADEMIA SPOLETINA, Una storia lunga più di cinquecento anni
L'Accademia Spoletina, che svolge attualmente attività editoriale e di promozione culturale con conferenze, concerti e con l'apertura al pubblico della sua biblioteca, sta per dotarsi di un sito web, ma compare già in rete in repertori divulgati da università americane come la settima fra le trenta accademie più antiche d'Europa.
Secondo lo storico Luigi Fausti, la data di fondazione dell'Accademia potrebbe essere il 1477, così come Gioviano Pontano ne potrebbe essere il promotore o fondatore vista la provenienza del letterato dalla zona della montagna spoletina e la presenza in città nel XV secolo di un movimento letterario importante, che attesta riunioni di valenti scrittori e poeti nel convento agostiniano di S. Nicolò.
L'antichità dell'Accademia è confermata, comunque, nell'orazione tenuta nel 1612 dal conte Evandro Campello durante una riunione che gli Ottusi (questo era l'antico nome degli accademici) organizzarono per rendere omaggio al vescovo Maffeo Barberini.
Gli Ottusi si dedicavano prevalentemente alla poesia e al teatro: si deve alla loro iniziativa la nascita del primo teatro pubblico nella città, già attivo intorno alla metà del secolo XVII, ma riaperto al pubblico dopo i restauri nel 1675. L'edificio, che si chiamava il Nobile Teatro, è oggi intitolato a Caio Melisso.
La storia dell'Accademia Spoletina è troppo ricca di eventi e di personaggi importanti, per potersi riassumere in poche righe, ma è opportuno ricordare che al 1612 risale la prima menzione del nome degli Ottusi, mentre la più antica riproduzione a stampa dell'impresa con il rinoceronte e il relativo motto Exacuet (perché aguzza il suo corno così come gli accademici aguzzavano il loro ingegno per meglio competere nel campo letterario) risale al 1672 e si trova nelle Historie di Spoleti di Bernardino Campello.
Nell'Ottocento l'Accademia, sotto la guida di Pietro Fontana e di Achille Sansi, allargò i propri interessi anche alle arti, all'agricoltura e alla scienza. Particolare rilievo assunsero pubblicazioni e studi storici su Spoleto, che videro come protagonista Achille Sansi, autore di una monumentale storia della città.
Dal 1901 il nome degli Ottusi fu sostituito dalla più semplice dicitura: Accademia Spoletina.
Nel primo Novecento la vita accademica fu caratterizzata dalla presenza di personaggi chiave per la cultura cittadina, come Giuseppe Sordini, Luigi Fausti e Pasquale Laureti, mentre continuava il ruolo di stimolo e di guida della famiglia Campello.