Categorie: Economia & Lavoro Spoleto

LA TREC INFILA LA CGIL DI SPOLETO: SOLO FALSITA’. IL DOCUMENTO DEL CdA

C’è voluta una settimana, giusto il tempo di riunire il Cda, ma alla fine la TREC, la controllata dalla Vus finita nel mirino della Cgil durante la conferenza stampa del 26 agosto, non le ha certo mandate a dire al delegato della Fiom Francesco Giannini. Il quale aveva definito la società una “aziendina mangiasoldi mai decollata e con la quale non siamo riusciti ad avere ancora un incontro”. Di oggi la replica che, a quanto scrive il Cda, sembra demolire, punto per punto, le accuse mosse dal coordinamento presieduto dal folignate Filippo Ciavaglia: “La TREC, società a partecipazione pubblico-privata, è un importante Piattaforma Regionale per lo smaltimento dei Beni Durevoli così come risulta nel Piano Regionale dei Rifiuti. Negli ultimi due anni – scrive il CdA presieduto da Maria Margherita lezi – l’azienda ha registrato un’evoluzione ed una crescita dell’attività produttiva ed ha sottoscritto un importante contratto con il Consorzio Remedia che prevede il ritiro dai centri di raccolta delle province di Perugia, Terni e Rieti dei materiali elettrici ed elettronici”. “Alla luce del quadro normativo, delle professionalità, dei costanti monitoraggi e correttivi apportati al processo produttivo, la Trec negli ultimi anni ha visto aumentare il fatturato del 60% ed il flusso in ingresso dei materiali da lavorare crescere del 100%. Recentemente è stato elaborato un piano industriale per l’ottimizzazione del ciclo di produzione dell’azienda e nel 2007 è stata conseguita la certificazione di eccellenza rilasciata in seguito all’acquisizione della certificazione per il sistema integrato qualità-ambiente-sicurezza ISO 9001, ISO 14001, OHSAS 18001 riconfermata con l’analisi di sorveglianza dell’apposita commissione tecnica a giugno 2008. Questo anche a garanzia di un contesto ambientale adeguato per i lavoratori, che recentemente hanno avuto un incremento di unità”. Poi la situazione contrattuale dei dipendenti “ai dipendenti della Trec nell’ambito di accordi sindacali sottoscritti, al momento del passaggio dei dipendenti dal CSA a Trec, con CGIL-FIOM e CISL-FIM in aggiunta agli emolumenti spettanti, vengono riconosciuti miglioramenti economici con l’applicazione di contratti integrativi di II livello”. Poi l’affondo finale, seppur scritto in punta di fioretto, con il quale la stessa SpA sembra denunciare l’assenteismo delle parti sociali: “nei prossimi giorni, pur non avendo rilevato alcuna richiesta da parte delle organizzazioni sindacali, è nostra intenzione convocare un incontro con le stesse per illustrare le prospettive future della Trec. Da quanto sopra è evidente l’importanza di questa Piattaforma ed il ruolo che dovrà avere nel Piano Regionale dei Rifiuti che la Regione dell’Umbria sta predisponendo”.

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