Con la relazione dal titolo “Immagini e culti: segni, simboli, santi e cavalieri sulle pareti di San Bevignate”, che sarà tenuta dal prof. Gaetano Curzi sabato 7 maggio alle ore 17.00 a San Bevignate, prosegue il secondo ciclo di conferenze sulla storia dei Templari organizzato dal Comune di Perugia di concerto con la società Scriptorium, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Perugia e il sostegno del Castello di Monterone.
Lo studioso, impegnato da tempo nell’analisi della produzione artistica dell’Ordine del Tempio, oltre a illustrare gli affreschi di San Bevignate, mostrerà anche in quale modo il riconoscimento dell’originaria pertinenza templare di dipinti, sculture, oreficerie e manoscritti sia spesso possibile solo grazie a contingenze fortuite e su basi congetturali: come nel caso del Trittico Marzolini, “uno dei più affascinanti e insieme più misteriosi dipinti, non solo in ambito umbro, ma nell’intero Duecento italiano”, secondo la fortunata definizione elaborata da Pietro Scarpellini nel suo corposo saggio su “La decorazione pittorica di San Bevignate e la pittura perugina del Duecento” (2008). Oltre infatti ad aver contribuito a contestualizzare e a decodificare gli eccezionali soggetti iconografici che decorano le pareti di San Bevignate, Pietro Scarpellini ha anche ipotizzato per primo che il grande tabernacolo a sportelli – attualmente conservato nella sala I della Galleria Nazionale dell’Umbria – sarebbe stato commissionato proprio dai Templari al tempo di Guglielmo Charnier, maestro, precettore e procuratore generale delle case del Tempio nel Patrimonio di San Pietro in Tuscia, nonché precettore della domus perugina nel 1283.
Indizio inequivocabile della matrice templare del Trittico Marzolini sarebbe la croce rossa patente eseguita in sovrimpressione sulla tovaglia dell’altare al centro della scena della Presentazione di Gesù al Tempio, riferimento criptato all’Ordine che volle includere nel proprio nome un richiamo esplicito al luogo nel quale l’originaria fraternitas, guidata dal cavaliere francese Hugues de Payens, si accasò per concessione del re di Gerusalemme Baldovino II.
Gaetano Curzi ha conseguito nel 1999 il dottorato di ricerca in Storia dell’Arte presso un consorzio formato dalle Università di Roma “La Sapienza”, Firenze e Parma discutendo una tesi su “La pittura degli ordini militari in Europa e Terrasanta: il caso templare”. In qualità di ricercatore confermato di Storia dell’Arte Medievale è attualmente in servizio presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Chieti. Nel giugno 2010 ha conseguito l’idoneità di professore associato di Storia dell’Arte Medievale.
Ha compilato alcune voci per l’Enciclopedia dell’Arte Medievale, tra cui “Crociati. Architettura religiosa e scultura” e ancora “Templari, pittura e scultura”. Ha inoltre pubblicato due monografie per Silvana Editoriale dal titolo “La pittura dei Templari” (2002) e “Arredi lignei medievali. L’Abruzzo e l’Italia centromeridionale. Secoli XII-XIII” (2007).
Nel 2005 ha preso parte a Perugia al Convegno Internazionale Milites Templi. Il patrimonio monumentale e artistico dei Templari in Europa con una relazione dal titolo “I Templari e la pittura monumentale: vecchi problemi e nuove considerazioni”. Il 7 aprile scorso a Firenze, in occasione del convegno internazionale Images and Words in Exile. Avignon and Italy in the first half of the 14th century (1310-1352) organizzato dal Kunsthistorische Institut, ha tenuto una relazione su La ‘condanna’ dei Templari: tracce materiali e memoria negata tra Francia e Italia, volta a ribadire con una serie di circostanziati esempi come, all’indomani dello scioglimento dell’Ordine decretato nel 1312 da Clemente V, una dispersione furiosa si accanì contro le decorazioni e le opere mobili commissionate dall’Ordine, divenuto oggetto e vittima di una vera e propria “cancellazione della memoria”.
GIORNATA IN MEMORIA DI PIETRO SCARPELLINI
SABATO 7 MAGGIO 2011 – ORE 17.00
Ex Chiesa di San Bevignate
Via Enrico Dal Pozzo, Perugia
Saluti istituzionali: Andrea Cernicchi – Assessore alla Cultura e alle Politiche Sociali del Comune di Perugia
Introduce: Francesco Federico Mancini – Università degli Studi di Perugia