Spoleto

La spoletina Cinzia Laliscia presente alla prima edizione del Liquida Photofestival

Si chiude oggi a Torino, 29 maggio 2022, la prima edizione di Liquida Photofestival, la nuova manifestazione dedicata agli autori e professionisti emergenti del mondo della fotografia e dell’immagine curata da Laura Tota.

Il tema del festival, Look Beyond, ha avuto come scopo quello di dare spazio ai nuovi talenti della fotografia contemporanea cercando di guardare oltre e liberandosi dal concetto e dall’ossessione di riprodurre fedelmente la realtà in favore di nuovi significati, realtà e visioni.

“Look Beyond è un invito ad aprire gli occhi su nuovi mondi, interiori ed esteriori, a rieducare lo sguardo alla molteplicità di punti di vista e a coltivare una consapevolezza nella lettura delle immagini” – paratissima.it

Presente alla rassegna anche la giovane fotografa documentarista e intimista di Spoleto, Cinzia Laliscia, i cui lavori personali nascono dal bisogno di raccontare attraverso le immagini la sua famiglia e, di conseguenza, la sua vita;

“affronto i temi della nostalgia, dell’inconscio, del rapporto tra uomo e natura e infine della morte, concentrandomi sulla convivenza con la perdita.”

Nel 2020 ha avuto la sua prima pubblicazione nel libro Encourage di Canon e, nel 2021, si è laureata in Arti Visive all’Istituto Europeo di Design di Roma.

Il lavoro presentato al Liquida Photofestival dal nome “Finalmente posso andare” è nato dall’elaborazione del vuoto avvertito in seguito alla perdita della nonna Marisa e della zia Luciana nel 2020 all’inizio del primo lockdown.

“Ero chiusa in casa e due parti importanti di me se ne erano appena andate senza che io avessi potuto vivere e sentire appieno ciò che stava accadendo.”

Le immagini che compongono il progetto presentato alla manifestazione torinese riguardano la realtà che lei vive e, nella quale, riemerge tutta la trasformazione e l’assimilazione della loro scomparsa.

Nei momenti di crisi, di buio e di smarrimento sono le immagini che aiutano a raccontare ciò che la bocca farebbe a meno di fare.

“Ho iniziato così, d’istinto, a cercare nella realtà che vivo, negli ambienti, negli oggetti e nelle persone che mi sono vicine.”

La rassegna si è tenuta nella cornice di PARATISSIMA e all’interno di Torino Photo days.