Perugia

La Sir al centro si affida ai 202 cm di Sebastian Solè per sostituire il Potke

La Sir si affida ai 202 cm e all’esperienza dell’argentino Sebastian Solè per sostituire al centro il Potke. Accanto ai riconfermati Russo e Ricci la Sir Safety Conad ha comunicato ufficialmente l’arrivo in posto tre dell’argentino classe ’91.

La carriera

Nativo di Rosario, classe ’91 per 202 cm, Sebastian Solè arriva a Perugia dopo sei stagioni nella Superlega italiana, quattro con la maglia di Trento e le ultime due con quella di Verona. Il tutto intervallato dagli inizi in patria con il Rosario ed il Bolivar e da una stagione in Brasile con il Funvic.

Ma Sebastian, punto fisso dal 2009 della nazionale albiceleste prima juniores e poi seniores, soprattutto in Italia ha maturato e messo in evidenza le sue enormi qualità sottorete che ne fanno centrale fenomenale a muro e dotato di un primo tempo veloce e ficcante.
Uno Scudetto, una Supercoppa Italiana ed il premio di miglior centrale della Champions League 2016 con la maglia di Trento nel suo personale score.

Voglia di vincere ancora

Ora l’approdo a Pian di Massiano a ventinove anni (ancora da compiere), quindi nel momento migliore per un atleta da un punto di vista della maturazione tecnica e mentale. E Sebastian arriva con una incredibile voglia di vincere: “Sono contentissimo, non ho avuto il minimo dubbio appena si è prospettata questa opportunità. La trattativa in realtà è stata veloce, ho sempre avuto l’ambizione di puntare in alto, ho sempre avuto voglia di tornare a lottare per il campionato e quindi cercavo un’occasione come Perugia, una squadra che da tanti anni è al vertice. Perciò l’ho colta al volo, sono orgoglioso e spero di giocarmela nella miglior maniera possibile”.

Solè è ormai un habiutè della Superlega Italiana essendo al suo settimo anno nel Bel Paese: “Con la mia famiglia abbiamo sempre voluto stare qua perché in Italia stiamo bene. Poi questo è il campionato più bello, qui si gioca con e contro i migliori, ogni anno tante squadre vogliono essere protagoniste. Giocare qui è l’ambizione di ogni pallavolista, ovviamente anche la mia e poterlo fare a Perugia per lottare per vincere è una grande cosa. Non vedo l’ora di venire e di cominciare!”.

E quindi, dopo tante volte da avversario ed ovviamente quando si potrà farlo, Sebastian potrà avere l’urlo del PalaBarton dalla sua parte: “Ho giocato tante volte a Perugia da avversario e sempre ho fatto una gran fatica (2 vittorie su 13 gare giocate a Pian di Massiano per Sebastian, ndr). Si usciva dallo spogliatoio e c’era un gran casino da subito, tutto il palazzetto era carichissimo. Comunque devo dire che anche da rivale era sempre bello giocare al PalaBarton perchè è un ambiente motivante. Certamente averlo a favore sarà bellissimo!”.

Un pensiero sulla nuova Sir che si va piano piano definendo: “C’è stato qualche cambiamento ma la base è più o meno sempre quella. Giocherò con giocatori fortissimi ed esperti. Pippo e Max (Lanza e Colaci, ndr) li conosco bene dai tempi di Trento, Contro Atanasijevic, che è mio coetaneo, giochiamo contro dal 2009, anche contro Leon ho giocato tante volte. Sarà bello ora lottare insieme dalla stessa parte del campo. Heynen? Anche con lui ho avuto diverse sfide. Sta facendo ottime cose sia a Perugia che con la nazionale polacca, sono curioso di lavorare con lui. E naturalmente sono a disposizione, voglioso di crescere e pronto a dare il mio contributo”.

Un argentino che parte, De Cecco, un argentino che arriva, Solè: “Chiaramente ho sentito Luciano in questo periodo. Lui è stato tanti anni a Perugia, mi ha detto che troverò persone fantastiche e che mi innamorerò della città, mi ha parlato molto bene di tutto e di tutti e mi ha dato anche dei consigli”.