Tornano le belle giornate, ed automaticamente tornano le persone lungo la riva del fiume Topino. E’ una sorta di rito folignate, che resiste e anzi sembra anche svilupparsi sempre di più, di generazione in generazione.
Ed ecco che l’incuria, il degrado e la mancanza di interesse da parte delle istituzioni competenti da ancora più fastidio ed è sempre meno tollerata.
I folignati vogliono il loro ambiente fluviale pulito, curato, controllato. Soprattutto chi ama frequentarlo con il proprio amico a quattro zampe.
Nell’ingresso difronte l’ex Zuccherificio il cartello che regola l’ingresso ai cani è da giorni riverso al suolo, così sono rimasti a sventolare i nastri in plastica messi durante l’ultima piena.
Circondato dai ‘ricordini’ anche il vecchio distributore di sacchetti. E per dirla tutta, non vengono riempiti ne svuotati sia il nuovo che il vecchio.
L’unico secchio che era stato sistemato – in maniera provvisoria – è finito lungo la riva, riversando sull’erba altri sacchettini con escrementi di fido.
Una situazione di degrado, decoro urbano e condizioni igieniche che non può essere tollerata. Anche perchè la gente dimostra educazione, rispetto e senso civico ma ci vuole che ognuno faccia la propria parte.
Ed intanto prosegue ancora l’iter burocratico per sistemare i tre cestini donati all’amministrazione comunale – tramite la Pro Foligno – dagli organizzatori dei pic nic estivi.
Speriamo almeno che siano sistemati entro la fine della legislatura.