Tornano le belle giornate, ed automaticamente tornano le persone lungo la riva del fiume Topino. E’ una sorta di rito folignate, che resiste e anzi sembra anche svilupparsi sempre di più, di generazione in generazione.
Dopo il successo dei maxi pic nic estivi dello scorso anno e dell’illuminazione natalizia del ponte di Porta Firenze, la città ha iniziato a riappropiarsi di questa unica quanto affascinante realtà.
Ed ecco che l’incuria, il degrado e la mancanza di interesse da parte delle istituzioni competenti da ancora più fastidio ed è sempre meno tollerata.
I folignati vogliono il loro ambiente fluviale pulito, curato, controllato. Soprattutto chi ama frequentarlo con il proprio amico a quattro zampe.
Nell’ingresso difronte l’ex Zuccherificio il cartello che regola l’ingresso ai cani è da giorni riverso al suolo, così sono rimasti a sventolare i nastri in plastica messi durante l’ultima piena.
A ridosso del Ponte di Porta Firenze poi, lo spettacolo è a dir poco squallido. Il distributore e raccoglitore di sacchetti per la raccolta degli escrementi è stracolmo di sacchetti pieni di ‘ricordini’ lasciati anche a portata di bambino. Il tutto lasciato sotto il sole con tutte le conseguenze sul piano igienico sanitario che una situazione del genere può portare.
Circondato dai ‘ricordini’ anche il vecchio distributore di sacchetti. E per dirla tutta, non vengono riempiti ne svuotati sia il nuovo che il vecchio.
L’unico secchio che era stato sistemato – in maniera provvisoria – è finito lungo la riva, riversando sull’erba altri sacchettini con escrementi di fido.
Una situazione di degrado, decoro urbano e condizioni igieniche che non può essere tollerata. Anche perchè la gente dimostra educazione, rispetto e senso civico ma ci vuole che ognuno faccia la propria parte.
Ed intanto prosegue ancora l’iter burocratico per sistemare i tre cestini donati all’amministrazione comunale – tramite la Pro Foligno – dagli organizzatori dei pic nic estivi.
Speriamo almeno che siano sistemati entro la fine della legislatura.