Le ricostruzioni dopo un evento sismico distruttivo sono per l’Italia un nodo storico di grande portata economica e sociale, assai poco noto e discusso nella cultura corrente e nei dei massmedia. Nessun manuale di storia ne parla, nessun percorso formativo consente queste conoscenze. Eppure in Italia, solo negli ultimi 150 anni, ci sono state centinaia e centinaia di ricostruzioni di paesi e di piccole città colpiti da eventi sismici distruttivi. Le ricostruzioni hanno avuto costi economici e sociali rilevanti, hanno cambiato il volto di interi abitati e di singoli monumenti. Sono stati spostati siti, abbandonati vecchi paesi, realizzate nuove costruzioni.
Perché restaurare, perché ricostruire ex novo? Su quali idee si basano queste decisioni? Cominciare a fare luce su questi problemi, che ci riguardano tutti, è uno degli obiettivi del Centro Eventi Estremi e Disastri. La riflessione sulle ricostruzioni inizia dall’Umbria, per tentare un confronto e un bilancio, in una pluralità di punti di vista, sulle due ricostruzioni del 1979 (Valnerina) e 1997-98 (Umbria-Marche).